Home Cultura Libri

POVERI CRISTI

L’ultimo lavoro di Ascanio Celestini ci trascina a forza in una qualsiasi periferia romana abitata e attraversata dai suoi “poveri cristi”, che tra mostri personali e difficoltà materiali cercano di sopravvivere e anche di sollevare il loro stato sociale. Personaggi con vite difficili o distrutte. Come Joseph, immigrato africano, schiavo in Libia, naufrago e infine carcerato in Italia. Oppure la donna che continua a parlare con un figlio morto da anni. Poi ci sono storie che sembrano più positive, che lasciano spazio ad una sensazione di debole riscatto. C’è Giobbe, un magazziniere analfabeta che però riesce a svolgere il suo lavoro alla perfezione, oppure l’anziana e la prostituta, che parlano di cultura e di come questa possa essere accessibile anche senza soldi, con biblioteche e musei aperti a tutti una volta al mese. Celestini racconta queste storie con una voce inconfondibile. Mentre si scorrono le pagine, se si ha avuto la fortuna di vederlo a teatro o in uno dei suoi monologhi, sembra quasi che il suo intercalare e l’inflessione delle parole ti risuonino in testa. Da fatti irrilevanti a elementi essenziali dell’esistenza, i personaggi sono descritti così, attraverso atti di solidarietà tra ultimi che sono il metronomo della vita nella metropoli.

 

Ads

POVERI CRISTI

Ascanio Celestini

Einaudi

Pagine 240

Euro 19