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Tumbas

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La simbologia di Nooteboom

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Cees Nooteboom possiede la qualità di alcuni grandi autori, quella di scrivere libri profondamente simbolici, inventando geografie sul campo, andando lì per vedere. Dopo oltre trent’anni di viaggi, “Tumbas” è anche un omaggio a grandi poeti e pensatori, un regalo che lo scrittore fa a se stesso e a noi: un’antologia per parole e immagini di luoghi di sepoltura vicini e lontani. Nooteboom ha camminato per il mondo, per mari e montagne, ripercorrendo memorie comuni e straordinariamente gloriose: Auden, Baudelaire, Benjamin, Bernhard, Borges, Calvino, Canetti, Cortazar, Eliot, Flaubert, Goethe, Kafka, Joyce, Leopardi, Mann, Proust, Stevenson, Wilde, Woolf e molti altri. Accade così che frammenti di vita vissuta incontrano l’immaginazione, tra pellegrinaggio e meditazione. Con questo ultimo lavoro lo scrittore ci guida costantemente in un altrove fisico e contemporaneamente invisibile agli occhi, condividendo una ricerca letteraria continua, integrando le diverse realtà in un’unica grande rappresentazione. L’assenza di alcune figure non corrisponde alla loro perdita. Il silenzio che spetta ai grandi è un dialogo interiore al di là dello spazio e del tempo, continuo e ogni volta diverso, per mantenere una preziosa prossimità e generare nuove riletture. Per accostare l’immortalità.

Cees Nooteboom
Iperborea 2015
pagine 375
euro 20

Ilaria Campodonico