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Mareterno: un progetto fotografico dedicato ad Ostia

L’inaugurazione della mostra il 15 aprile presso WSP Photography in via C. Cloro a San Paolo

ROMA – La mostra fotografica di Valeria Tofanelli e Lorenzo Catena verrà inaugurata il 15 aprile alle ore 19 in Via Costanzo Cloro 58, presso la sede del WSP Photography. Si tratta di un progetto fotografico incentrato su Ostia, una delle zone meno conosciute di Roma.

Il progetto nasce con l’obiettivo di estirpare alcuni pregiudizi che da tempo sono legati a questo territorio e che hanno impedito di mettere in luce le potenzialità e la bellezza di questa porzione della capitale italiana. Ostia è il mare di Roma, una costa di 17 km che finisce dove il fiume Tevere incontra il Mar Tirreno e dove i romani trascorrono il tempo libero insieme, lontano dalle attrazioni turistiche.

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Pur essendo a tutti gli effetti un quartiere di Roma dal 1930, la sua forte identità e la sua estensione geografica permettono di considerare Ostia come una vera e propria città nella città. Per questo motivo il rapporto con la Capitale è a volte difficile e controverso e non tutti ritengono che il lido sia parte integrante della Città Eterna.

Lorenzo Catena e Valeria Tofanelli hanno deciso di esplorare la complessità di questo territorio, ammirando lo scorrere del tempo scandito dall’alternarsi delle stagioni, ritrovandosi a fotografare luoghi dismessi, apparentemente abbandonati in inverno, in attesa che la folla estiva tornasse ad animarli.

Durante questo viaggio lungo l’ultimo lembo abitato di Roma, i due fotografi si sono spesso lasciati guidare dal caso che li ha portati alla scoperta di storie molto differenti, ognuna caratterizzata da un diverso modo di relazionarsi con il mare: per svago, per scelta o per necessità. Il risultato è stata un’esperienza coinvolgente e personale che ha permesso loro di scoprire una realtà che ignoravano, pur essendo così vicina.

“Mareterno è un’opera lirica che riesce a trovare grazia senza sorvolare sui punti difficili. Non romanticizza il suo luogo o i suoi soggetti, ma mostra piuttosto che il mondo reale può essere complicato; che la gioia, la solitudine, la bellezza e la fragilità possono coesistere” (Melissa Breyer, tratto dall’introduzione al libro Mareterno).

Redazione