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Cazzo! Un Radical Chic!

Questo mese per Rumori di Fondo Ilenia Volpe, che suonerà questa sera al Circolo degli Artisti.

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“Pronto? Ciao bello come stai? Tutto ok? No, devo andare al Circolo dei Trappisti stasera non posso passare al Betulla: pochissimo impegno politico e nessuna presa di posizione, nah non posso sopportarlo. Dopo passo al Walle che ci sta uno spettacolo su Pasolini, poi mi butto in sala studio al Cinema Stocazzo e poi aperitivo da Detestino a San Lorenzo. No macché! Ci vado in bici, tutta Europa si sposta in bici bello! No ma ci mancherebbe che mi fanno pagare! Ma sei collegato che ti voglio far vedere chi suona stasera così magari passi anche tu e la smetti di frequentare certi ambienti sfigati. Come? Hai un virus? Haha io non so più cos’è un virus calcola, da quando mi sono fatto il Mac! E te ancora ti ostini ad usare certe tecnologie obsolete? Comunque ti dicevo, suona Ilenia Volpe la conosci? Cosa? Vai al Pube? Hai ragione! Come ho fatto a dimenticarlo? Stasera c’è Enighivenmondei, no allora accanno tutto. Daje, se beccamo dopo da Tifrego!”
Immaginate la telefonata/monologo che avete appena letto come un’istantanea. Come quando Nanni Moretti chiede informazioni sulla festa in Ecce Bombo. Lui rappresentava i radical chic di qualche anno fa, oggi ci sono i figli, ma la puzza sotto al naso è sempre la stessa.
Ad ogni modo, qualcuno un giorno deve aver dato della “radical chic” ad Ilenia Volpe che per tutta risposta ha sbraitato: “Radical chic un cazzo!”.
Titolo del suo disco d’esordio, “Radical chic un cazzo!” gode della produzione del grande Giorgio Canali, ex chitarrista dei C.S.I. e già produttore di dischi come l’omonimo dei Verdena e “Canzoni da Spiaggia deturpata” de Le Luci della Centrale Elettrica. Gode di un qualcosa in più rispetto a tante uscite italiane degli ultimi anni, ovvero: il personaggio di Ilenia Volpe, che si discosta dai cliché italiani delle riot girl (cloni di Curtney Love e/o bassiste cloni di Kim Gordon, D’arcy Wretzky e Roberta Sammarelli dei Verdena), nessuna pretesa di porsi come qualcosa di colto, elevato, (il rock è per il POPolo, oh yeah!) e infine una buona energia e compattezza di suono che regala la giusta dose di elettricità al tutto. Gran parte dei pezzi del disco sono stati rodati da tempo da Ilenia e la sua band: ricordo di avere ascoltato dal vivo in apertura a Massimo Zamboni e Angela Baraldi brani come “La mia professoressa di italiano” o la cover di “Direzioni Diverse” del Teatro degli Orrori. Poi c’è “Preghiera”, scritta assieme a Steve Dal Col (chitarrista di Giorgio Canali & Rossofuoco, Frigidaire Tango, Radiofiera), “Fiction” già utilizzata come tributo ai Santo Niente nel 2011. La mia professoressa di italiano è il primo singolo estratto di cui già è stato realizzato un divertente videoclip fatto di alunne sexy, manette, frustini, calze strappate, schiaffi sul culo e Giogio Canali con la tonaca. Se volete, avrete la possibilità di godervi lei e la sua ottima band (Roberto Fasciani al basso, Fabio Staffieri alla chitarra e Dario Mattia alla batteria) dal vivo stasera (16 marzo) al Circolo degli Artisti. Ehm…

Marco Casciani