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Franco 126 – Futuri Possibili

Franco126 volta pagina. Archiviati gli echi rétro di Multisala, il nuovo Futuri possibili suona più presente, più urbano, più pop. Niente più omaggi espliciti a Califano o D’Angiò: oggi l’ispirazione arriva da frammenti di quotidiano, tra pile di libri, basilici dimenticati e spazzolini che raccontano amori alla deriva. Un ritorno, in parte, allo sguardo sincero e disilluso di “Polaroid”, l’esordio con Carl Brave che fotografava l’indie romano ai tempi d’oro.

Nei tredici brani del disco, Franco126 resta fedele alla sua poetica dei dettagli, ma si fa contaminare: Giorgio Poi, Coez, Ketama126, Fulminacci ed Ele A arricchiscono il racconto, mentre la produzione di Golden Years (già al lavoro con Mahmood e Elodie) intreccia sensibilità diverse senza snaturare la scrittura. I guizzi melodici di hitmaker come Davide Petrella o Federica Abbate si avvertono, ma restano discreti.

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Rispetto a Stanza singola e Multisala, il suono è più lucido, meno sognante. Eppure brani come “Prima dell’alba” e “Scacciapensieri” conservano quella lieve malinconia che ormai è firma di fabbrica. Il risultato? Un disco che unisce passato e presente, indie e pop, disincanto e speranza. E conferma Franco126 tra le voci più autentiche della sua generazione.

Riccardo Davoli