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Goran Bregovic @ Villa Ada

Il 24 luglio si è tenuto l’entusiasmante live del compositore bosniaco

La folla era gremita per il concerto di Goran Bregovic, che ha suonato le sue “Three Letters from Sarajevo” il 24 luglio scorso a Villa Ada. Il compositore, noto per mescolare sapientemente la musica tradizionale balcanica e sonorità più contemporanee, ha fatto ballare il pubblico presente con i suoi pezzi dal sapore folk cantanti nelle lingue più diverse. Pezzi elevati e al contempo universali che lo hanno reso famoso, grazie anche ai grandi successi replicati durante il coinvolgente live capitolino, come “Gas Gas”, “Artileria”, l’immancabile “Kalasjnikow” e l’italianissima “Bella Ciao”.

Durante il concerto di Villa Ada è stato presentato l’ultimo lavoro, “Three Letters from Sarajevo”, uscito con Universal, incentrato sulla diversità religiosa e sulla coesistenza pacificata, obiettivi che la politica non riesce a perseguire (ma la musica sì), come ha commentato lo stesso Bregovic appena salito sul palco.

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A cinque anni da “Champagne for Gypsies”, il nuovo album di Goran Bregovic contiene il racconto di quel melting pot che è stata anche la sua stessa vita. Nato da madre serba e ortodossa e da padre croato e cattolico, trova i natali a Sarajevo, nell’unica frontiera dove ortodossi, cattolici, ebrei e musulmani si incontravano. Da adulto sposa una donna musulmana, che completa un quadro che fa sentire il compositore anche un po’ gitano, perché suo padre trovava inaccettabile che facesse il musicista, un mestiere per l’appunto da “gitano”. “Three Letters from Sarajevo” tende a presentare i paradossi insiti nella storia sociale e culturale della capitale bosniaca, ispirando un lavoro dove realtà e metafora si sovrappongono.

Anche in questa tappa romana del tour estivo di Goran Bregovic, il compositore è stato accompagnato dalla “The Wedding and Funeral Band”, ormai consolidato gruppo di musicisti che lo supporta nei suoi tour.

Serena Savelli