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Il coro Musicanova in tournée in Ungheria dal 15 al 21 agosto

Il gruppo polifonico romano sarà l’unico rappresentante italiano al Cantemus International Choral Festival, in programma in diverse città magiare

Trasferta all’estero per il coro Musicanova di Roma. I cantori diretti dal Maestro Fabrizio Barchi voleranno in Ungheria per una serie di concerti previsti tra il 15 e il 21 agosto, nell’ambito del Cantemus International Choral Festival, rinomato concorso corale giunto alla quattordicesima edizione. Il Musicanova, invitato come coro ospite, sarà l’unico gruppo polifonico italiano a prendere parte alla kermesse che, sin dalla sua istituzione, propone il meglio della coralità europea.

L’evento si svolgerà principalmente a Nyíregyháza, città nel nord-est dello stato magiaro dove si concentra l’attività del Cantemus Choral Institute, fiore all’occhiello della coralità ungherese e noto in tutto il mondo. Al suo interno, il Cantemus Institute comprende un coro di bambini, un gruppo polifonico femminile e un coro misto, tutti nati da un’idea di Dénes Szabó, tra i più affermati direttori di coro che, nel corso della sua carriera, ha ottenuto con i suoi gruppi prestigiosi riconoscimenti in numerosi concorsi internazionali.

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I CONCERTI IN PROGRAMMA

Nel corso della tournée, il coro Musicanova canterà in location differenti: il primo concerto si terrà nella sinagoga di Nyíregyháza, poi il gruppo si sposterà nella chiesa calvinista di Tiszadada. La terza esibizione sarà nel tempio cattolico della città di Gávavencsellő, quindi si tornerà a Nyíregyháza per gli ultimi due concerti. Il primo, dedicato al folklore e alle tradizioni nazionali dei cori partecipanti, si svolgerà all’aperto, a Kossuth Square; il secondo chiuderà in grande stile la manifestazione, in una serata di gala nella Continental Arena che vedrà la partecipazione di tutti i cori protagonisti del Festival.

MUSICA SACRA E OMAGGIO ALLA TRADIZIONE ITALIANA

Per questa speciale occasione, il coro ha messo a punto un programma di ampio respiro, capace di spaziare dal Rinascimento fino ai giorni nostri, con una mirata alternanza tra brani sacri e altri appartenenti alla grande tradizione operistica e popolare del nostro Paese.

Il programma sacro prevederà un omaggio ai grandi esponenti della polifonia del 1500-1600 come Tomas Luis De Victoria e Claudio Monteverdi, attraverso l’esecuzione di brani a 6 voci e a doppio coro. Spazio anche a sonorità contemporanee, come quelle del musicista norvegese Trond Kverno e dello stesso Fabrizio Barchi, di cui il coro intonerà l’“Ave Maria”.

 A fare da trait d’union tra il repertorio sacro e profano sarà la musica di Giuseppe Verdi: il coro infatti canterà sia il suo “Pater Noster”, sia il “Preludio” della “Traviata”. Non solo: il Musicanova proporrà una speciale versione dell’“Ouverture” del “Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini firmata da Daryl Runswick, insieme ad una commovente rielaborazione per coro di “Bella ciao” composta da Ben Parry.

La tradizione melodica italiana, inoltre, sarà al centro di “Chitarra d’amor”, brano di Ralph Siegel con l’arrangiamento di Bob Chilcott, ex componente dei King’s Singers e tra i più virtuosi compositori attuali. In repertorio anche “Insalata italiana” di Richard Genée, spassoso brano che ironizza sulle dinamiche tipiche del linguaggio musicale.

Durante la settimana ungherese, inoltre, ci sarà spazio per lo studio e il potenziamento dei singoli cori attraverso dei workshop curati da Gary Graden, Szabó Soma e Aarne Saluveer, personalità di spicco della coralità internazionale, nell’ottica di un fruttuoso confronto tra tradizioni e metodi di didattica musicale differenti.

Red