Home Cultura Musica e Rumori di Fondo

IL PAESE E’ REALE

AA.VV.

“Il Paese È Reale”
2009

Ads

Abbiamo sentito per la prima volta questo titolo a Sanremo (almeno per chi lo ha seguito). Era quello del brano proposto dagli Afterhours del quale si ricorda ormai la pessima esecuzione, la quale, a quanto pare, è costata alla band di Manuel Agnelli l’eliminazione dal “torneo”. Non che gliene importasse, si spera, perché ha suscitato non poco stupore l’interessamento della band milanese a questa manifestazione non di certo alternativa, bensì colma di gossip e tappeti rossi. Ma subito dopo hanno iniziato a girare voci su di un probabile uso della visibilità di Sanremo per pubblicizzare questo disco, contenente brani di 19 gruppi rock-alternative italiani. I nomi presenti nella compilation sono molti, e significativi. Oltre agli After ci sono: Roberto Angelini, Beatrice Antolini, A Toys Orchestra, Cesare Basile, Paolo Benvegnù, Calibro 35, Dente, Disco Drive, Marco Iacampo, Mariposa, Marta sui Tubi, Marco Parente, Reverendo, Settlefish, Teatro degli Orrori, Amerigo Verardi e Marco Ancona, Zen Circus, Zu. Un bel panorama quindi.
Per promuovere il disco in questi mesi gli artisti coinvolti nel progetto hanno organizzato una serie di eventi in giro per le città italiane e, recentemente, all’interno delle Fnac di Roma e di Milano.
Canzoni belle, italiane, rock, qualche volta cantautoriali, ma comunque di grande impatto musicale e testuale. Gli artisti hanno tutti alle spalle una bella gavetta, e non sono le solite proposte scontate, sono quei nomi che vivono al margine, che ci credono ancora in quello che fanno.
Se quindi da una parte ci sembra strana come “mossa” quella di partecipare al festival ligure, dall’altra ci piace molto l’idea di averlo sfruttato per provare a dare notorietà a queste novità musicali. Lo stesso Manuel ce lo dice descrivendo l’album ”non una compilation, ma un’affascinante rassegna di proposte musicali di varia ispirazione, stimolante, ricca di spunti che speriamo venga trainata dalla nostra presenza al festival, che nel nostro piccolo vuole contribuire ad infrangere quella cortina d’indifferenza che penalizza la nuova musica”.

Marco Casciani
Urloweb.com