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Julie’s Haircut

Dal 1994 una storia di successo

 

Nascono nel 1994, inizialmente sotto la prima formazione di tre elementi: Luca Giovanardi (batteria e voce), Nicola Caleffi (chitarra e voce) e Laura Storchi (basso e voce). Registrano diversi demo e fanno numerose esibizioni dal vivo; firmano nel 1998 il loro primo contratto con l’etichetta bolognese della GammaPop Records. L’uscita del loro album di debutto “Fever In The Funk House” è datata 1999 ed è un misto di rock psichedelico e noise. Viene recensito e accolto in maniera ottima dalla critica e inserito tra i migliori 50 dischi nella guida sul “Rock italiano anni 90” dalla rivista Rumore. Il secondo album della band “Stars Never Looked So Bright” esce nel 2001 e ha un suono più soul derivato dalla passione dei componenti del gruppo verso la Black music. Dopo essere passati ad un’altra etichetta, “Homesleep Records”, il gruppo pubblica il terzo album, “Adult Situations”, che ha anche una distribuzione internazionale. Il lavoro è più personale e introspettivo rispetto ai primi due. Sono anni in cui i Julie’s Haircut iniziano a improvvisare e sperimentare maggiormente, collaborando anche con musicisti esterni. Nel 2006 esce il quarto album “After Dark My Sweet”, con la collaborazione di Sonic Boom. Dopo la pubblicazione di “Our Secret Ceremony” intraprendono un tour italiano con la band Mariposa ed insieme registrano la cover del brano di Miles Davis “It’s About That Time”. Nel 2010 arrivano due bei riconoscimenti per la band: rileggere il capolavoro di Lou Reed “Transformer”, durante la rassegna “Storie di (stra)ordinaria scrittura” che si è svolta a Carpi, e omaggiare insieme a Peter Hook i Joy Division, nell’appuntamento “Unknown Pleasure” di Reggio Emila. Nell’ottobre del 2013 esce il loro sesto album, “Ashram Equinox”, per la nuova etichetta Woodworm. I Julie’s Haircut, in questi anni, hanno lavorato e prodotto molto in studio, ma danno il meglio di sé esibendosi dal vivo. Di conseguenza sono apparsi in molti festival: da Tora! Tora! nel biennio 2002-2004, a Italia Wave a Livorno nel 2009, passando per Arezzo Wave nel 2006. Anche all’estero sono apprezzati, viste le loro performance all’Ipo Festival al Cavern Club di Liverpool oppure al Copenaghen Psych Fest nel 2016. Il nuovo e recentissimo capitolo della band si chiama: “Invocation And Ritual Dance Of My Demon Twin” uscito nel 2017. Si tratta di un disco che corona degnamente il loro ventennale, specialmente ascoltando gli undici minuti di “Zukunft”, una jam di blues senza parole, con un crescendo di mormorii, sussulti, strepiti cacofonici. Denota anche quest’ultimo lavoro l’irrazionalità, l’intransigenza e la coerenza del gruppo emiliano.

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Guido Carnevale