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Neurotika: noise rock cerebrale

Il nome Neurotika richiama il sistema nervoso umano. Nèuro significa nervo, nervoso: che ha relazione col sistema nervoso. Nevrosi, quindi. Si, perché la musica di questa band capitolina è nevrotica, piena di distorsioni, addolcita solo da un cantato italiano che smorza l’effetto punk/grunge del genere a cui fanno riferimento.

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Se vi piacciono gruppi italiani come i Verdena, gli Afterhours o band internazionali come gli islandesi Sigur Ros, i Radiohead o The Mars Volta, allora apprezzerete questo esordio dei Neurotika. In passato avevano scelto come nome Aneurysm, il che ci fa capire come le intenzioni musicali fossero chiare fin da subito. E ci fa scoprire probabilmente anche un’altra band di riferimento: i Nirvana (Aneurysm è uno dei loro brani più apprezzati). Così iniziano con il grunge, con pezzi punk per poi evolversi superando, come loro stessi affermano, la schematica della struttura strofa – ritornello – strofa – ritornello. L’impronta melodica poi dà ai brani una certa calma, una leggerezza che si discosta dalla musica più dura ma che mantiene le distorsioni e i “giochi di rumore” che possiamo trovare ad esempio nei già citati Sigur Ros.
Marco Marchiori, frontman della band ci racconta: ”Nel 2001 abbiamo cominciato una ricerca più approfondita ed intima del nostro sound. Ci chiamavamo Neurotika Maze. Questo nome lo dovemmo scegliere prima di un’apparizione radiofonica  dove ci avrebbero intervistato mentre mandavano in onda un nostro demo sempre in inglese. Per Neurotika Maze si può intendere un labirinto neuronale da dove proviene la creatività e che porta comunque ad una continua ricerca di un qualcosa, chiamala felicità, chiamala soddisfazione, chiamala verità, chiamala dio, se ci credi. Successivamente nel 2005, con l’ingresso di Giulio al basso, possiamo dire che sono nati i Neurotika. Con lui la ricerca oltre che sonora è cominciata ad essere anche sulle strutture dei pezzi ed anche nei miei testi, finalmente in italiano, anche se continuo a dire che per me vengono prima le note che le parole”.
I Neurotika, inoltre, collaborano con artisti di diversi settori: “Ci piace molto collaborare con artisti di ogni tipo, che vanno dalla musica alla fotografia alla danza moderna al cinema. Sul palco del Circolo degli Artisti lo scorso 9 maggio abbiamo collaborato con la performer statunitense Melissa Lohman che si è esibita nella danza giapponese Butoh durante il nostro concerto di presentazione del disco e in questi giorni abbiamo partecipato ad un documentario su Nof4: sta diventando una specie di collettivo Neurotika!”
Un po’ di curriculum: qualche anno fa il loro pezzo punk “Mayday” è stato utilizzato per i titoli di coda del cortometraggio italoamericano “Broadcast Hero” in concorso al festival del corto di Cannes e nel 2004 si sono classificati 6° al Martelive così da poter aprire per i Negrita ad un concerto tenutosi alla basilica di San Paolo. Ora puntano ai festival rock estivi e ad organizzare date in Nord America. Per info www.myspace.com/neurotikamusica.

Marco Casciani