La Valtellina, una zona spesso associata a paesaggi mozzafiato e tradizioni secolari, sta diventando un punto di riferimento per la musica alternativa italiana. Questo fenomeno è alimentato da una nuova scena in crescita, composta da artisti che uniscono sonorità diverse, tradizione e innovazione, dando voce a una cultura che sa essere tanto autentica quanto contemporanea. Al centro di questa rivoluzione musicale troviamo la band Ricche le Mura, un gruppo che, con il suo album d’esordio Inizio turno fine, pubblicato dall’etichetta prestigiosa La Tempesta, è riuscito a catalizzare l’attenzione del pubblico, creando un movimento musicale che coinvolge artisti e appassionati locali.
Guidati dal carismatico Carlo Boscacci, Ricche le Mura rappresentano una realtà unica all’interno del panorama musicale italiano. Il loro sound è un riuscito amalgama di influenze che spaziano dall’alt rock al jazz fino all’elettronica, generi che, a prima vista, potrebbero sembrare lontani, ma che il gruppo sa fondere con grande abilità, creando un universo sonoro coeso e affascinante. I testi, poetici e intensamente riflessivi, esplorano temi che spaziano dall’intimità personale all’universale. Ricche le Mura raccontano storie capaci di risuonare profondamente nell’ascoltatore, richiamando alla mente la profondità di band di caratura internazionale come i Black Midi e i Black Country, New Road.
La forza di Ricche le Mura risiede, in gran parte, nell’alchimia che si è creata tra i membri del gruppo, ognuno dei quali proviene da esperienze e percorsi musicali differenti. Questa diversità di background permette alla band di esplorare soluzioni sonore inaspettate, arricchendo le composizioni di sfumature complesse e sorprendenti. Il risultato è un disco che alterna momenti di pura energia a passaggi di lirismo onirico, un viaggio musicale che invita l’ascoltatore a lasciarsi andare e a perdersi nelle atmosfere create dal gruppo.
Riccardo Davoli