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The Niro – Best Wishes

A due anni di distanza ritorna The Niro. Nome insolito che ci fa già intuire alcune peculiarità di Davide Combusti, vera identità dell’artista. The Niro è l’inglesizzazione del più comune cognome di origini italiane De Niro. Anche la musica di Combusti è su questa linea. Cuore e anima romane e testi inglesi per un folk rock che richiama Elliott Smith. Tanta chitarra e voce leggera, a volte quasi timida. Due anni, abbiamo detto, nei quali il cantautore è stato protagonista di una serie di live estenuante che lo ha portato in tutta Europa ed in America, confermandone il successo, paradossalmente quasi più all’estero che in Italia. In questo periodo, però, Davide è riuscito comunque a creare le basi per questo secondo lavoro intitolato Best Wishes. Non c’è una rottura con il precedente lavoro. Si potrebbe dire che è un continuo, sulla stessa linea, con una maggiore consapevolezza di sè negli arrangiamenti e nel suono in genere. Ritornano i fraseggi con la chitarra e le canzoni cantate con foce flebile e tremante. L’unica differenza rispetto al primo lavoro è l’influenza maggiore ed il risalto dato, in fase di produzione del suono, alla batteria, altro punto di forza del musicista The Niro. Questo si riscontra nei ritmi che esaltano canzoni come Johnny e Best Wishes.
In conclusione possiamo fare i complimenti a Combusti per questo ottimo secondo lavoro. Indubbiamente un disco di altissima qualità sotto tutti i punti di vista. L’unico rammarico sta forse nel fatto che sia così simile al primo lavoro. Cambiare è difficile e rischioso e spesso si finisce per fallire, ma The Niro ha tutti i mezzi e le capacità per accettare questa sfida e, speriamo, inventare qualcosa di nuovo.

Simone Brengola

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