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Open House Roma 2025: la città eterna apre le sue porte al futuro

Dal 24 maggio al 1° giugno, oltre 220 luoghi aperti gratuitamente, tour urbani e attività inclusive per raccontare la trasformazione della Capitale

ROMA – Roma si prepara a rivelare i suoi angoli più nascosti e suggestivi con la tredicesima edizione di Open House Roma, l’evento gratuito che, dal 24 maggio al 1° giugno 2025, trasformerà la città in un grande laboratorio a cielo aperto. Organizzata dall’Associazione Culturale Open City Roma, la manifestazione coinvolgerà oltre 220 luoghi della Capitale, tra architetture storiche, siti contemporanei, spazi solitamente inaccessibili e cantieri di trasformazione urbana.

Patrimonio futuro, tema di quest’anno, guida una narrazione collettiva della città in cambiamento, con uno sguardo che fonde memoria, innovazione e inclusione. “Apriremo porte nuove e antiche per raccontare le trasformazioni in corso – spiega Laura Calderoni, direttrice dell’evento – e offriremo a ciascuno la possibilità di scrivere il proprio diario di bordo urbano”.

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Accanto ai monumenti iconici, emergono luoghi simbolo del rinnovamento urbano: dalla scala elicoidale “Chiocciola” di Villa Medici, aperta eccezionalmente grazie alla collaborazione con ACEA, al Tempio di Minerva Medica, gioiello del IV secolo. Tra gli esempi di rigenerazione spiccano il Porto Fluviale REC House e la nuova biblioteca nell’ex rimessa ATAC di via della Lega Lombarda, oggi trasformata in polo culturale.

Il programma 2025 propone anche una riflessione profonda su come architettura e ingegneria influenzino la vita sociale di Roma, con percorsi tematici su “Abitare pubblico”, “Città inclusiva”, “Il Giubileo e la città” e “Ingegneria eroica”. Centrale è la sezione dedicata alle opere in vista del Giubileo, come Piazza dei Cinquecento, Piazza Pia e il Ponte dell’Industria, realizzate in collaborazione con Anas. “Celebrare l’architettura e la cultura è anche un modo per migliorare concretamente la vita urbana e la mobilità” ha sottolineato l’amministratore delegato di Anas, Claudio Andrea Gemme.

Non mancheranno incursioni nel mondo dell’arte e dell’immaginazione, come nella Casa Museo di Luigi Serafini o nei giardini imperiali degli Horti Sallustiani. E per i più piccoli, il laboratorio creativo “La città che vorrei”, curato dallo IED di Roma, offrirà un’occasione unica per ripensare la città con occhi nuovi.

Ampio spazio sarà infine dedicato all’accessibilità, grazie al progetto STRAordinario, che include visite tattili, percorsi multisensoriali e attività inclusive per persone con disabilità o bisogni specifici. Un’esperienza pensata davvero per tutti, che trasforma Roma in un palcoscenico di partecipazione e scoperta.

Open House Roma 2025 è parte del progetto europeo Open House Europe, cofinanziato dall’Unione Europea e connesso con altri 15 festival analoghi in tutto il continente, a conferma di una visione condivisa: l’architettura è un bene comune, da vivere, esplorare e custodire insieme.

Redazione