
ROMA – Prosegue la collaborazione tra la quarantesima edizione del Romaeuropa Festival e La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello con La diva del Bataclan, la nuova creazione di Gabriele Paolocà, autore, regista e fondatore della compagnia VicoQuartoMazzini. Lo spettacolo, che debutterà in prima nazionale il 28 ottobre 2025 al Teatro Vascello, resterà in scena fino al 30 ottobre alle ore 21.00. La produzione è una coproduzione tra Romaeuropa Festival, Cranpi e SCARTI – Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione.
Con le musiche originali di Fabio Antonelli e la partecipazione di Claudia Marsicano, attrice e performer pluripremiata, La diva del Bataclan è un musical che scava nelle contraddizioni di una società dominata dal bisogno di riscatto e dalla fame di visibilità. Dissacrante e provocatorio, lo spettacolo intreccia finzione e realtà, prendendo spunto dal fenomeno delle false vittime degli attentati di Parigi del 13 novembre 2015, in particolare quello avvenuto al Bataclan, dove persero la vita 130 persone e ne rimasero ferite oltre 400.
UNA STORIA DI IDENTITÀ E ILLUSIONE
Protagonista è Audrey, una giovane donna che tenta di fuggire da una vita marginale nella banlieue parigina reinventandosi come sopravvissuta alla strage del Bataclan. Interpretata da Claudia Marsicano, Audrey si trasforma in una “martire perfetta”, la Diva del Bataclan, simbolo di un’umanità che cerca riconoscimento attraverso la sofferenza altrui. Attraverso il linguaggio del musical, Paolocà e Antonelli costruiscono un’allucinazione scenica in cui ogni nota racconta la tensione tra verità e menzogna, desiderio e distruzione, identità reale e identità costruita.
La narrazione esplora il confine tra l’autenticità del dolore e la sua spettacolarizzazione mediatica. Nei giorni successivi agli attentati, il mondo intero condivise immagini, paure e cordoglio sui social media, dando vita a un fenomeno di “narcisismo algoritmico” in cui la tragedia divenne anche occasione di visibilità. Da quel contesto nacque il caso reale delle “false vittime”: persone che si spacciarono per sopravvissuti o parenti dei deceduti per ottenere attenzione, solidarietà e benefici economici.
IL SIGNIFICATO E LA VISIONE DELLO SPETTACOLO
Le note di regia descrivono La diva del Bataclan come un “cortocircuito perturbante” tra la leggerezza del musical e la brutalità dei fatti narrati. L’intento è quello di restituire la complessità del nostro tempo, in cui il desiderio di emergere si intreccia con la solitudine e la perdita di senso. La falsa vittima diventa così metafora dell’uomo contemporaneo, diviso tra il bisogno di riconoscimento e la frustrazione per l’impossibilità di ottenerlo.
Audrey incarna una generazione che vive sospesa tra realtà e virtualità, tra l’angoscia del fallimento e la tentazione dell’autoinvenzione. “La realtà uccide, la finzione salva” è la frase che la guida, in un percorso che la porterà a confondere definitivamente la verità con la menzogna. Il suo gesto estremo — fingersi sopravvissuta al Bataclan — diventa il punto di partenza per un’indagine sull’identità, sulla manipolazione e sulla spettacolarizzazione del dolore.
UN MUSICAL PER IL PRESENTE
Con La diva del Bataclan, Romaeuropa Festival e Teatro Vascello propongono una riflessione potente e scomoda sulla condizione umana nell’era della visibilità. La fusione di musica, parola e performance porta in scena una storia che si muove tra il trauma collettivo e la costruzione dell’identità individuale, interrogando il pubblico sul valore della verità e sul prezzo della fama.
Il debutto è fissato per martedì 28 ottobre 2025 al Teatro Vascello di Roma, con repliche il 29 e il 30 ottobre alle ore 21.00. Uno spettacolo che promette di scuotere, emozionare e far riflettere, nel solco della ricerca artistica che da sempre contraddistingue il Romaeuropa Festival.
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