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La casta morta al Teatro Studio Uno

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Il potere secondo Kantor

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La stagione del Teatro Studio Uno è davvero notevole, per la sua estensione e per l’offerta di spettacoli che riserva. Le possibilità sono tante, per chi fa e cerca teatro. Fino al 17 gennaio 2016, per esempio, l’anno si apre con “La casta morta”, un lavoro della compagnia Patas Arriba di cui avevamo già parlato per la rassegna Exit e che ora torna, con la regia di Simone Fraschetti e la drammaturgia di Adriano Marenco. “La casta morta” è uno spettacolo che deriva da Tadeusz Kantor più che esserne una riproposizione, un omaggio spontaneo arrivato nel centenario della sua nascita in cui rivive pienamente lo spirito dissacratorio del regista polacco. Quelli che erano i bambini della classe morta, incarnazione di un potere arbitrario e dominato dall’avidità, ora sono i parlamentari, mostrati, esibiti, rivelati nella quotidiana dialettica animalesca di relazione con i “poteri forti”. Così l’assemblea parlamentare elegge il suo leader, il presidente-fantoccio necessario grazie al quale portare a esaurimento la propria dissipazione, mentre la realtà sta in basso, confinata in un’area priva d’interesse. In scena i deputati danno sfogo alle esigenze fisiologiche sull’incarnazione del potere economico ma il baccanale parlamentare è consapevole di una fine incombente, che minaccia la prosecuzione del potere nella forma attuale. L’impegno allora sarà quello di trovare nuove forme per rinnovare il rito, nuovi modi di esercitare un potere che non ha bisogno di legittimazione ma solo di alibi. 

Il contrappasso è il mito, nel ritorno di Omero sono riposte le speranze di chi assiste alla grottesca esibizione del potere. Omero tornerà e libererà il campo da questa presenza parassitaria? Sarà ripristinata una forma vera di democrazia?
Lo spettacolo esplora tutte le possibilità espressive, amalgamando la parola alla musica e al video ed esaltando ogni emozione e ogni contraddizione, mostrando l’osceno che è evidente e che preferiamo pensare come occulto. “La casta morta” si costruisce passo dopo passo e abbandona ogni compromesso per lasciare che persone, avvenimenti e sensazioni si raccontino e ci raccontino, mettendoci di fronte alla miseria del potere.
Uno spettacolo da vedere in un teatro da frequentare.

La casta morta
fino al 17 gennaio
Teatro Studio Uno
Via Carlo della Rocca, 6 (Tor Pignattara)
teatrostudiouno.wordpress.com
349 435 6219 | info.teatrostudiouno@gmail.com

Stefano Cangiano