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La crisi infinita dei teatri e dei suoi lavoratori

teatro online covid19

Dopo più di tre mesi i teatri sono ancora chiusi, non si riesce a vedere la luce in fondo al tunnel e non è ancora stata avviata una programmazione che porti, pian piano, alla riapertura delle scene nazionali. Certo, la situazione è ancora molto critica e indefinita, e la sensazione che appena si mollino le briglie questa peggiori molto repentinamente è ancora molto vivida. Ma la crisi è sempre più dura e i teatri, e tutti quelli che gravitano intorno a un palcoscenico, sono sempre più in difficoltà, soprattutto ora che l’ultimo decreto ristori sembra essere stato posticipato. Il mondo dello spettacolo, teatro, cinema e simili, è sicuramente il più colpito da questa pandemia, con un’interruzione del servizio che va avanti da più di cento giorni. La data del cinque marzo, termine finale dell’ultimo Dpcm del governo Conte, non solo cronologicamente, sembra poter essere una buona prospettiva per iniziare a intavolare una trattativa per una graduale riapertura dei luoghi di cultura. Intanto, aspettando le novità per il cinque marzo, i teatri in Italia cercano di andare avanti e lo Spazio Rossellini, il nuovo Polo culturale multidisciplinare della Regione Lazio, aperto proprio a ridosso della pandemia, ha deciso di affidare delle residenze online a degli spettacoli in una rassegna chiamata Live Streaming Theatre. Altra buona notizia sul fronte teatro (le poche che ci sono vanno celebrate) è la riapertura del Teatro Valle che, almeno per ora, diventa il luogo dell’ascolto e della registrazione di nove radiodrammi che verranno inseriti nel palinsesto di #TdRonline. La buona notizia della riapertura del Teatro Valle, che almeno per ora sarà un luogo di lavoro, per attori e compagnie, svincolato dal concetto stesso di teatro, potrebbe essere un buon tassello nel grande, e colorato, mosaico che sarà la riapertura dei teatri nazionali, un simbolo di rinascita di un mondo in difficoltà che saprà, senza dubbio, risorgere dalle proprie ceneri e tornare a essere il punto di riferimento culturale che è per il mondo intero.

Marco Etnasi

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