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Le innumerevoli mafie italiane strette sul palco: “A chi baciamo le mani”

Fino al 13 maggio in scena al Teatro Agorà lo spettacolo della Compagnia Fuo.ri.Terr.A. Tra gli ospiti il gruppo musicale I Giganti e lo scrittore Francesco Forgione

Dire mafia non basta più. Troppe sono le ramificazioni, le espressioni diverse di criminalità più che organizzata che attraversano l’Italia da sud a nord e costringono un intero paese all’immobilità, prima ancora che alla paura. E allora il plurale è d’obbligo, non una ma più mafie. Ma i giovani della Compagnia Fuo.ri.Terr.A. hanno capito che anche questo non basta. Perché le mafie non sono solo commercio internazionale di droghe, collusione dei politici di ogni grado e schieramento, grandi appalti scippati o imposti. Le mafie sono i compromessi di ogni giorno, sono i timori nell’attesa, spesso speranza, che non accada nulla. Sono nei piccoli commercianti taglieggiati e nel compromesso a cui chi è chiamato ad agire nell’interesse e per il bene di tutti sceglie di sottostare, per assecondare chi si nutre di potere e basta. Le mafie sono un clima che si respira, un’aria pesante, asfittica, sono come i lacci che percorrono il palco, fili più o meno visibili in cui ancora troppi rimangono irretiti, a cominciare dalle persone comuni. E in “A chi baciamo le mani” questo gomitolo di illegalità e connivenze viene raccontato in modo tanto diretto quanto poetico, dando un nome e un volto a certi fenomeni. Sulla matrice del teatro civile si innesta l’estetica del teatrodanza, una modalità espressiva che, non trascurando una venatura ironica, punta alle emozioni, a ricrearle e a generarle, per dare ancora più corpo alle riflessioni che immancabilmente vengono sollecitate in chi assiste a uno spettacolo come questo. Uno spettacolo il cui valore è stato confermato dalle numerose presenze e collaborazioni con associazioni impegnate nella lotta alle mafie, a partire da Libera, daSud, Sos Impresa, Addio Pizzo, fino al gruppo musicale I Giganti, che sabato sarà sul palco per suonare dei pezzi tratti dall’album Terra in bocca”, vincitore del premio Paolo Borsellino, “e Francesco Forgione, già Presidente della Commissione Antimafia e scrittore, che interverrà nella replica domenicale.
Interpreti dello spettacolo, scritto e diretto da Marco D’Aleo, saranno Sefora Edith Bello, Marco D’Aleo, Niki Deleonardis, Gabriele Guarino, Mariangela Iula, Jvana Tranchina, accompagnati dalle musiche di Ezio Bosso, Ennio Morricone, Bjorn Iynne, Hans Zimmer e Alexandre Desplat.

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Info
A chi baciamo le mani
Dall’8 al 13 maggio
Teatro Agorà
Via della Penitenza 33 (Trastevere)
http://www.teatroagora80.com/
06-68 74 167
Previste riduzioni per chi raggiungerà il teatro in bicicletta


Stefano Cangiano