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Monteverde: due serate di grande spettacolo al Teatro dei Contrari

Il 29 e 30 marzo in scena Angela Ricci con "Reminiscenze" e "Dal fondo delle stelle - Camille Claudel"

MONTEVERDE – Il Teatro dei Contrari, nel cuore di Monteverde Vecchio, ospiterà il 29 e 30 marzo due attesi spettacoli firmati dalla regista e autrice Angela Ricci. Dopo il successo ottenuto al Teatro Planet di Roma, la sua opera “Reminiscenze” torna in scena con una replica straordinaria, seguita, la sera successiva, dalla nuova produzione “Dal fondo delle stelle – Camille Claudel”. Due lavori distinti ma accomunati da un’intensa ricerca artistica e da una riflessione profonda sulla natura umana e il femminile.

“Reminiscenze” – 29 marzo 2025

Dopo il tutto esaurito dell’1 e 2 marzo al Teatro Planet, “Reminiscenze” torna per un’attesissima replica. Lo spettacolo, scritto e diretto da Angela Ricci e interpretato dalla compagnia SestoSensoArt, indaga la dualità maschile-femminile come due forze cosmiche complementari, in un viaggio teatrale di rara poesia e profondità.

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“Questa riconciliazione è necessario viverla all’interno di noi – afferma la regista – perché non è un’ideologia, ma un sentire profondo che va oltre le credenze che plasmano il nostro modo di stare nel mondo”.

Attraverso un linguaggio evocativo e simbolico, la Ricci guida il pubblico in un’esperienza teatrale che è al contempo un’indagine interiore e una riflessione universale sulla coesistenza delle opposte energie dell’essere umano.

“Dal fondo delle stelle – Camille Claudel” – 30 marzo 2025

La serata successiva vedrà in scena “Dal fondo delle stelle – Camille Claudel”, sempre scritto e diretto da Angela Ricci, con le attrici Francesca Sorrentino, Lucia Nicolai e la cantante lirica Ilde Consales. Un’opera visionaria dedicata alla tormentata esistenza della scultrice Camille Claudel (1864-1943), autrice di capolavori come La Valse e L’Age Mûr, e costretta a un’esistenza di lotta e sofferenza a causa delle convenzioni sociali dell’epoca.

Lo spettacolo ripercorre alcuni momenti chiave della sua vita: la sua storia d’amore e il tragico distacco da Auguste Rodin, la difficoltà di affermarsi come artista in un mondo dominato dagli uomini, fino alla drammatica reclusione in manicomio per volere della sua famiglia.

Le musiche di scena, selezionate tra compositori contemporanei a Claudel come Fauré, De Falla, Debussy e Satie, accompagnano il racconto con un’alternanza di emozioni, facendo rivivere il dramma interiore dell’artista.

Redazione