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Parlez-moi d’amour: il viaggio immobile

Dal 2 al 19 dicembre al Teatro Fonderia delle Arti
Non è più il tempo ti Tre uomini in barca, non c’è più la volontà di scappare da qualcosa e l’atteggiamento scanzonato di chi va incontro alla sua meta imprecisata contento di non avere coordinate. In Parle-moi d’amour l’equipaggio di sette persone vive su una nave immobile ma che viaggia, in un mare invisibile ma che esiste e, sulle note della canzone francese richiamata dal titolo della piece, a materializzarsi e abitare il veliero sono aspettative, ricordi, immagini, sensazioni dei protagonisti, apparizioni subitanee e scomparse improvvise, in una studiata e inesplicabile armonia che solo l’assurdo può conferire al teatro. Mancano le coordinate, manca uno spazio con una direzione certa e manca un tempo a cui ancorarsi, ma ad imporsi con certezza della ricerca, esemplata dall’immagine dell’equipaggio solo nell’oceano. La ricerca dell’amore, di un amore che verrà vissuto, agganciato solo quando le corde assicureranno la nave in un porto, quando una meta sarà raggiunta. Questi sei personaggi e il loro capitano sono un microcosmo in movimento, tutti uniti dall’esigenza di approdare a qualche certezza, di mettere fine al viaggio senza fine che stanno vivendo, in cui ricordi, sensazioni, parole e pensieri si ripetono e si perdono, costringendo l’equipaggio ad un eterno presente fatto di attesa. Un esperimento teatrale firmato da Angelo Orlando, che ne è anche attore assieme a Christian Marazziti, Ada Pometti, Giovanni Maria Buzzatti, Rodolfo Castagna e Romano Talevi, un viaggio la cui regia è affidata a Silvio Romano, capace di coinvolgere il pubblico in una traversata che a molti apparirà familiare e che sarà in grado di far vacillare altri, rapiti e frastornati non dal mal di mare ma dalla forza di questo spettacolo.

Parlez-moi d’amour
Dal 2 al 19 dicembre
Fonderia delle Arti
Via Assisi 31 (Ponte Lungo) – 06/7842112

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Stefano Cangiano