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Quando Millelire è un patrimonio

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È al secondo anno di programmazione, ma il ritmo con cui propone spettacoli vecchi e nuovi è sostenuto e destinato a crescere ulteriormente. Parliamo del Teatro Millelire.

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Le caratteristiche sono quelle di un classico teatro off – poco meno di cento posti, spazio all’americana, ambienti coraggiosamente e saggiamente ricavati in una zona residenziale del quartiere Prati – ma questo nuovo protagonista della scena teatrale romana ha dimostrato fin da subito una grande vitalità. L’Associazione da cui prende il nome, nata nel 2005, riunisce professionisti del teatro con diverse provenienze e da anni è impegnata in Italia su innumerevoli fronti, producendo e realizzando spettacoli, corti cinematografici, radiodrammi, prendendo parte a festival e organizzandoli, animando attività di incontro con i lettori in libreria, pubblicando autonomamente dei libri e portando avanti progetti di beneficienza. La guida di questo impegno comune è sempre stata quella di fare e cercare teatro, proponendo forme espressive originali, basate sulla ricerca e la sperimentazione continua e il neonato teatro ha rappresentato senza dubbio una svolta nel loro lavoro.

Il cartellone per questa stagione è ricco di produzioni già consolidate e nuovi spettacoli di autori emergenti ed emersi, che si muovono nel teatro contemporaneo (Ionesco, Pirandello) e, per lo più, realizzano le proprie opere.

Con questo spirito è stato inaugurato il Premio Millelire, una settimana di programmazione (dal 7 al 12 gennaio) dedicata a 15 corti teatrali selezionati e giudicati da tre diversi tipi e gradi di giurie.
E, sempre in linea con l’obiettivo di condividere col pubblico la ricerca di espressioni teatrali autentiche e innovative, verrà messo in scena, dal 21 al 23 e dal 25 al 27 gennaio, il lavoro scritto e diretto da Daria Veronese: Il dono di Hitler, Terezin 1941-1945. Lo spettacolo si basa su un’ulteriore testimonianza della follia e della disumanità dei nazisti, capaci di radunare nella città-ghetto-campo di concentramento di TerezÍn, in territorio ceco, i prigionieri necessari per formare un’orchestra che avrebbe rappresentato la Messa di Requiem di Verdi per poi condurre tutti i musicisti alle camere a gas di Auschwitz. Nei giorni che precedono quello della Memoria questo è senza dubbio un modo efficace per riflettere ancora sulla tragedia che ha segnato l’Europa e il mondo, e lo spettacolo dà modo al pubblico di conoscere anche documenti originali dell’epoca, attraverso la lettura delle testimonianze lasciate dai bambini tenuti a Theresienstadt e la proiezione dei documentari propagandistici prodotti in quegli stessi giorni dai nazisti. Un momento importante all’interno della programmazione del Millelire, che pure vive di spinte molteplici e tanti modi diversi di far teatro e arte in genere e che dimostra, con spettacoli come questo, di avere un valore ben più alto di quello richiamato nel suo nome.

Il dono di Hitler, Terezin 1941-1945
21-23, 25-27 gennaio
Teatro Millelire
via Ruggero di Lauria 22 (Prati, Cipro)
www.millelire.org
info@millelire.org
06/ 3975 1063

Stefano Cangiano