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“Una donna sola”…si fa per dire! Lo spettacolo di Rosalia Porcaro

Al Teatro dei Satiri fino al 18 dicembre il nuovo spettacolo della comica napoletana: i cavalli di battaglia e le riflessioni sulla realtà odierna Conosciuta in tutta Italia grazie al talento comico che fin dai tempi dell’Ottavo nano le ha dato la possibilità di imporre personaggi come Natasha, Rosalia Porcaro non ha mai perso la sua napoletanità. Una napoletanità verace ma discreta, leggera, che accompagna tutti i suoi personaggi e che si sposa con estrema armonia alla sua comicità, fatta di stilettate feroci sul mondo contemporaneo secondo un punto di vista estremamente femminile. Costanti del suo lavoro che emergono anche nello spettacolo “Una donna sola”, in scena al Teatro dei Satiri dal 7 al 18 dicembre in cui, a dispetto del titolo, la Porcaro interpreta ben cinque personaggi. Madri, donne, suocere, operai, escort, la galleria di donne della comica è nutrita e in grado di suscitare continui motivi di riflessione. Lo spettacolo, la cui regia è stata affidata a Enrico Maria Lamanna, inizia con una storia di tradimento, prigionia e ribellione estrema. Nei toni della commedia nera viene presentata una protagonista che sconta la pena, la reclusione nella sua stessa casa, per aver tradito il marito con un giovanissimo vicino ancora innamorato di lei. Una donna divisa tra le avances rudi del cognato, le chiamate di un molestatore, gli sguardi indiscreti di un dirimpettaio e le cure quotidiane per i figli. Gli unici, questi, a essere risparmiati nell’atto di liberazione finale della donna che, per tutto il tempo racconta e mostra la sua vita a un’immaginaria dirimpettaia, quasi una rievocazione dell’eduardiano “Questi fantasmi”. E dopo una storia è tempo di monologhi, dei personaggi che hanno fatto la fortuna della Porcaro, da Veronica, l’operaia in nero, sottopagata e vessata dalla suocera, alla suocera stessa, anziana figura in salsa partenopea ostinata nella difesa del suo ordine, fino alla escort, un eloquente spaccato sulla contemporaneità tutta italiana e a Natasha, personaggio ormai più che decennale, portatrice sana del suo contagioso “Uh-uh”.
Una donna sola per cinque personaggi, una donna sola fa tutto questo, con la sua verve comica e le venature satiriche, che le consentono attacchi tanto leggeri quanto spietati agli aspetti più degradanti della nostra quotidianità. Un pubblico coinvolto, travolto, direttamente interpellato dalla comica, unica più che sola.

Stefano Cangiano

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