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Teatro Argot, l’eternamente giovane

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“L’estrema novità dell’Argot Teatro consistette, vent’anni fa e in seguito, nel mescolare con avvedutezza le carte per far sì che il teatro diventasse un’attività creativa e consorziale spontanea (o quasi) contro lo stress del formalismo quotidiano, non dando regole ma istituendo un terreno neutro ospitante o negante tutte le regole”. Sono queste le parole che Rodolfo di Giammarco usa nel suo “Argot… nostro contemporaneo – Venti anni di passione teatrale” per tratteggiare gli inizi del “Teatro Argot”, che dalla metà degli anni ‘80 iniziò la sua attività a Trastevere, sotto la guida di Maurizio Panici, attore e regista. Nato giovane, cresciuto con i giovani e alimentato dai giovani, siano essi registi, autori o attori, o spettatori. Oggi è nato “Argomentando”, un progetto portato avanti con la collaborazione dell’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma e il Dipartimento di Arti e Scienze dello Spettacolo dell’Università La Sapienza. Un viaggio iniziato a dicembre e che proseguirà fino a maggio, che vede coinvolti giovani attori che si confronteranno col tema del linguaggio del corpo dell’attore/performer in relazione alle nuove tecnologie digitali, seguiti da grandi innovatori come Roberto Latini, fondatore del gruppo “Fortebraccio Teatro” e Ilaria Drago, anima della compagnia teatrale che porta il suo nome. Ed ecco un altro ambizioso progetto, interamente gestito dal Teatro Argot, “Argot Off”, uno spazio nel finale di stagione totalmente dedicato alle compagnie di giovani e indipendenti (il limite “ufficioso” di età è di 35 anni!). Una commissione vaglierà i lavori inediti e le compagnie avranno modo di portarli in scena nella fase terminale della stagione. Verrà selezionato uno spettacolo da inserire nel cartellone del teatro per l’anno prossimo. Segnaliamo due spettacoli. Uno è “Primi passi sulla luna – Divagazioni provvisorie per uno spettacolo postumo”, di e con Andrea Casentino per la regia di Andrea Virgilio Franceschi e con la collaborazione artistica di Valentina Giacchetti. Un monologo-racconto surreale che parla all’imperfetto di un futuro già passato, fondendo e confondendo 50 anni di storia quella del narratore. L’altro, “Kvetch (piagnistei)” di Steven Berkoff è invece l’arrivo di un lavoro registico di collaborazione tra Tiziano Panici e la Compagnia teatrale triestina “Miela/Bonawentura”. Utopia con cui confrontarsi è il coraggio, unica possibilità che l’autore inglese individua per affrontare la vita, utopia che non trova espressione sul palco, dove a materializzarsi sono invece i piagnistei evocati dal titolo, che segnano le esistenze di personaggi mediocri, intrappolati in un vissuto di sconfitte e rimpianti, ma attraversati da una forza segreta dei pensieri, immagini più vere delle loro menzogne, cioè la loro vita.

Informazioni

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Argot Teatro
Roma, Via Natale Del Grande 27 (Trastevere)
“Primi passi sulla luna”- Dal 7 al 24 Gennaio
“Kvetch (Piagnistei) – Dal 26 Gennaio al 7 Febbraio


Stefano Cangiano

Urloweb.com