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Acquario dell’Eur: apertura per fine maggio?

I lavori sarebbero quasi conclusi. La parte dell’acquario tradizionale potrebbe inaugurare prima dell’estate

Tratto da Urlo n.155 marzo 2018

EUR – Non sappiamo se questa sarà veramente la volta buona. Di annunci ne sono stati fatti tanti, come è accaduto per molte opere del quartiere Eur che alla fine, con un bel po’ di ritardo, sono state inaugurate, quali il Luneur e la Nuvola. Quindi siamo “costretti” a dare conto ancora una volta della notizia: l’apertura dell’Acquario dell’Eur è preventivata per il 31 maggio. A dichiararlo sulle pagine di Roma Today è stato l’Ing. Domenico Ricciardi, Presidente della Mare Nostrum Romae Srl, una delle due società coinvolte nella realizzazione dell’opera.

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L’ANNUNCIO – I lavori, secondo quanto riportato dalla testata romana, sarebbero finalmente conclusi e mancherebbero solo le rifiniture, gli arredi e alcuni dettagli. Si pensa, quindi, che a fine maggio possa esserci l’inaugurazione di un primo stralcio dell’opera, ovvero l’acquario tradizionale, mentre per il museo tecnologico e per il teatro ci sarebbe ancora da attendere qualche tempo. L’Acquario, infatti, dovrebbe essere una vera e propria “cittadella del Mediterraneo” e contenere non solo una parte culturale e didattica, ma anche spazi dedicati all’intrattenimento e al leisure.

IL PROGETTO – Su carta l’opera dovrebbe essere un vero e proprio catalizzatore di turismo, oltre che un luogo di certo interesse per le scuole. Dovrebbe contenere ben 5mila creature marine di 100 specie diverse, 30 vasche tematiche e oltre 1 milione di litri d’acqua. L’Acquario di Roma, inoltre, dovrebbe fregiarsi di essere il primo in Italia ad avere un tunnel a 360 gradi per osservare squali e razze. Il tutto completato da una parte commerciale degna di ogni attrazione turistica che si rispetti. Come dicevamo, ci sono due società coinvolte nella realizzazione dell’opera: la Merlin Entertainments PLC, responsabile della realizzazione dell’Acquario vero e proprio, e la Mare Nostrum Romae, che si occupa della parte relativa a negozi e altre attrazioni. Proprio nei ritardi nella messa a punto di quest’ultimo settore risiede il motivo dello slittamento dell’apertura del polo, in quanto il Sea Life Aquarium, come dichiarato dalla stessa società Merlin qualche tempo fa, sarebbe pronto da mesi.

I RITARDI – L’opera è stata iniziata nel 2008, ben 10 anni fa, e nel tempo ha subito molti stop, prima legati alla mancanza di fondi (totalmente privati, circa 110 milioni di euro), poi dovuti a intoppi burocratici. Nel 2015 venne annunciata, addirittura, l’ultimazione dell’intervento in brevissimo tempo, tanto da aver fatto partire una campagna di comunicazione e, addirittura, di assunzioni. Salvo poi, nel 2016, conoscere la verità: la Merlin spiegò cosa stava accadendo, ovvero che la parte dell’acquario vero e proprio, di sua competenza, era pronta, mentre l’area della Mare Nostrum no. Dopo un lungo periodo di silenzio sono state le recenti dichiarazioni del Presidente di Eur Spa ad avvalorare quella che potrebbe essere finalmente una data reale di apertura. Roberto Diacetti, infatti, ha annunciato che se i lavori non si fossero terminati entro il 31 gennaio e l’Acquario inaugurato per il 31 maggio, la concessione sarebbe revocata. Per ciò che riguarda i tempi, quindi, sembrerebbe esserci.

LA SPERANZA – L’Acquario potrebbe essere un’opera di sicuro interesse per i cittadini romani e per il turismo. Si stimano ben 3 milioni di visitatori l’anno, in un polo che nasce non solo per essere un’attrazione, ma anche per poter divulgare le tradizioni del Mediterraneo e il sapere relativo al mare e alla sua salvaguardia. In un quartiere in continua evoluzione come quello dell’Eur, sicuramente l’Acquario potrebbe essere un’opera di successo. Ma le domande restano: quanto ancora bisognerà aspettare? Si riuscirà, questa volta, a mantenere le promesse di apertura? E chi ripagherà i cittadini di questi dieci anni di incuria, degrado e chiusura di una porzione di quadrante?

Serena Savelli