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Ancora roghi e fumi tossici dal campo nomadi a Fonte Laurentina

fumilaurentina

I cittadini chiedono soluzioni, mentre il Presidente coinvolge le autorità e la proprietà dell’area

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CONTINUANO I ROGHI SULLA LAURENTINA – Nelle ultime settimane sembrano essersi acuiti i problemi derivanti dal campo nomadi abusivo sulla Laurentina in prossimità del quartiere Fonte Laurentina. In particolare si parla sempre più spesso di roghi di materiali con fumi molto tossici che costringono i cittadini a vivere con le finestre chiuse. 

SIAMO ALL’EMERGENZA – Prende la parola il Presidente del Municipio IX, Andrea Santoro, per spiegare quali siano le ultime azioni messe in campo per risolvere la situazione: “Ho scritto a Prefetto e Sindaco per chiedere interventi urgenti a tutela dell’ambiente e della salute pubblica, individuando le misure necessarie per punire severamente i responsabili dei roghi”. Un fenomeno che, come aggiunge il Presidente: “Ha assunto i contorni dell’emergenza ambientale contro cui il Municipio non ha sufficienti mezzi per intervenire. È il caso di Fonte Laurentina dove continuamente vengono date alle fiamme tonnellate di rifiuti pericolosi, plastiche di contenimento dei cavi in rame, copertoni, batterie e rifiuti in genere”. 

LE INIZIATIVE INTRAPRESE – Il presidente ripercorre poi le iniziative già intraprese per migliorare il decoro nell’area: “Già nel marzo scorso, il IX gruppo della municipale ha eseguito due interventi nell’area di Fonte Laurentina, chiudendo con barriere new jersey l’accesso ai varchi aperti abusivamente. Ora, evidentemente, sono state individuate altre vie d’accesso e riteniamo urgente un’azione sinergica che interessi la proprietà dell’area e le altre Istituzioni, affinché sia tutelato il diritto alla salute degli abitanti del quartiere. Chi commette questi reati contro la salute pubblica e l’ambiente – seguita – mette a rischio, oltre all’ambiente e alla salute pubblica, lo spirito di accoglienza che questa città ha sempre avuto verso i più deboli”. 

IL BOTTA E RISPOSTA – Le parole del Presidente non sono però state accolte positivamente dai cittadini della zona che, attraverso Facebook, continuano a chiedere una soluzione: “Questo messaggio suona come una presa in giro – scrive il CDQ Fonte Laurentina – Domenica avevamo due posti di blocchi della polizia municipale all’ingresso del quartiere a controllare gli abitanti del quartiere, mentre nel campo nomadi nessuna pattuglia ha il compito di andare, perché? Presidente i cittadini si aspettano da lei fatti, non parole”. Il Presidente Santoro ha però immediatamente risposto: “Scrivere a chi si occupa della sicurezza e a chi si occupa della salute dei cittadini non sono ‘solo’ parole. È un modo per coinvolgere chi, più in alto di noi, può aiutarci a risolvere definitivamente una vicenda che dura da anni. Capisco che ognuno di voi vuole, come me, fatti concreti. Ma da solo un presidente di municipio non può farlo ed ha bisogno del supporto di tutti. Per parte mia ho convocato con la Polizia Locale la proprietà dell’area per obbligarli a mettere in sicurezza e bonificare l’area e così sarà. Ma voglio anche che chi continua a commettere questi atti che considero reati venga punito severamente. Per me per chi danneggia la salute dei cittadini o l’ambiente ci deve essere tolleranza zero –seguita il Presidente – Vale per gli italiani che scaricano rifiuti sulla Laurentina come per gli stranieri che incendiano cavi della luce. Sono delinquenti e vanno puniti. E ho chiesto esattamente questo al Prefetto e al Sindaco”.

Leonardo Mancini