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Antenna telefonia Viale America: solita situazione

l Municipio XII è al lavoro per spostare l’impianto dopo le richieste dei cittadini.
Un’antenna per la telefonia mobile posizionata su un palazzo di viale America. Ecco la sorpresa che i cittadini dell’Eur hanno trovato lo scorso luglio, e da subito hanno manifestato preoccupazione per i probabili effetti dovuti all’elettrosmog e si sono attivati immediatamente per richiedere informazioni ai dirigenti della Wind.

Così il 4 agosto, presso l’Assessorato all’Urbanistica, i dirigenti e i tecnici, insieme al Presidente del Municipio XII Pasquale Calzetta, hanno incontrato i rappresentanti della compagnia telefonica con lo scopo di verificare la possibilità di spostare l’impianto. “Abbiamo preso contatto con l’azienda – ha affermato Maurizio Cuoci, Vicepresidente del Municipio XII – al fine di concertare una ricollocazione dell’antenna che da una parte tranquillizzi i cittadini e dall’altra non leda i diritti che l’azienda vanta a norma di legge. Attualmente è in corso d’opera la verifica del sito alternativo e ne sapremo di più nei prossimi giorni. Nel frattempo posso dire ai cittadini che stiamo compiendo tutti i passi per risolvere il problema”. I rappresentanti della Wind si sono dimostrati subito disponibili ad ascoltare le problematiche sollevate dai comitati ma la situazione resta ancora inconclusa. Nella zona interessata verrà attivata una centralina di rilevamento per monitorare il livello di emissioni elettromagnetiche nell’area, presumibilmente alto. La presenza delle infrastrutture di telecomunicazione nella Capitale può essere descritta come un fenomeno in crescente, inarrestabile diffusione, che coinvolge ogni quartiere, che ha prodotto in pochi anni l’abbrutimento dell’orizzonte urbano (offeso da centinaia di antenne posizionate, per lo più, sopra tetti e terrazzi). Sicuramente la moltiplicazione degli impianti di telecomunicazione è stata favorita dalle procedure abbreviate introdotte indirettamente dalla Legge Obiettivo (2001) e direttamente dai Decreti “Gasparri” che hanno consentito alle compagnie di telefonia mobile di installare antenne a loro piacimento, avvalendosi di una semplice autocertificazione. Anche iniziative delle stesse istituzioni, come Comune e Provincia con la realizzazione delle reti Wi-Fi per l’accesso gratuito ad Internet, hanno determinato l’installazione di numerose antenne in tutto il territorio senza forse un adeguato controllo per l’inquinamento. L’elettrosmog è un problema studiato da tempo e non mette tutti d’accordo: molti studiosi credono che un cellulare sia molto più dannoso del ripetitore di telefonia mentre altri sostengono il contrario. Il dibattito è ancora aperto. Quello che è certo si basa sulla normativa vigente in Italia, già molto permissiva in confronto all’UE e che spesso non viene rispettata. “L’ARPA Lazio effettua controlli continui sull’emissione di onde elettromagnetiche ed i gestori sono tenuti ad osservare precisi limiti di legge (abbastanza restrittivi per l’Italia) a tutela dei diritti dei cittadini. Per il resto stiamo chiedendo al Dipartimento IX, competente in materia, di effettuare un monitoraggio continuo della situazione attraverso la stesura di un piano regolatore delle antenne” conclude Cuoci.
Un piano regolatore sicuramente necessario al fine di contrastare l’installazione di altre antenne a Roma come ha anche affermato Matilde Spadaro (SA), consigliere del Municipio Roma XII: “Coesistono alcune antenne anche piuttosto vicine all’Eur: è importante operare uno spostamento dell’antenna proprio in virtù del forte stato di allarme della cittadinanza. Bisogna tenere conto che non è certo la prima volta che questo accade, ricordando i casi di Fonte Meravigliosa e del Torrino. La questione potrebbe arrivare a una risoluzione nell’approvazione in Consiglio Regionale di un’apposita legge sul tema che, approvata dalla Giunta Comunale non ha mai visto l’approvazione definitiva nell’aula della Pisana”.

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Arianna Adamo
Urloweb.com