
CASTELLO DELLA CECCHIGNOLA – Dai campetti abbandonati alla semifinale di Coppa Italia: la storia della Cecchignola A.S.D. è quella di un gruppo di ragazzi che ha trasformato la passione in un progetto sportivo e sociale, diventando un punto di riferimento per il proprio quartiere.
Nel cuore della periferia romana, tra i palazzi del quartiere Castello della Cecchignola e le erbacce dei campetti di Via Vera Vassalle, è nata una bellissima storia che si inserisce a pieno titolo tra quelle del calcio popolare romano. Una storia fatta di amicizia, sacrificio e sogni condivisi, che oggi si chiama Cecchignola A.S.D.
Tutto comincia tra il 2015 e il 2016, quando un gruppo di ragazzi tra i 9 e i 12 anni inizia a ritrovarsi ogni sabato pomeriggio per giocare a pallone in un campo sterrato, dimenticato dal tempo ma vivo di energia giovanile, a quel tempo parzialmente riqualificato grazie agli sforzi dei giovani delle associazioni di quartiere. Quelle partite improvvisate si trasformano presto in un appuntamento fisso. Un rituale di aggregazione che, stagione dopo stagione, cementa un legame più forte del semplice sport.
Nel 2021, quel sogno prende forma ufficiale: nasce la Cecchignola A.S.D., fondata da quei ragazzi ormai cresciuti, sostenuti dai membri più grandi del gruppo. La scelta del calcio a 8 è naturale: una via di mezzo perfetta tra la tecnica del calcio a 5 e l’organizzazione del calcio a 11, rispecchiando lo spirito di una squadra che vuole giocare con passione ma anche con testa.
La prima stagione (2022/2023) nella Serie B della Lega Calcio a 8 si conclude con un nono posto su dieci, ma il gruppo non si scoraggia. “Ci siamo divertiti, abbiamo lottato e capito dove migliorare”, racconta oggi il giovane presidente Saverio Palagiano, che all’epoca aveva appena 16 anni.
La stagione successiva porta i primi cambiamenti: allenamenti in un centro sportivo vero, abbandonando i campi polverosi del quartiere, e un sesto posto finale in campionato. Ma è nel 2024/2025 che arriva la vera svolta. A soli 18 anni, Palagiano, diventa ufficialmente presidente della squadra, guidando una rivoluzione tecnica e dirigenziale: nuovo allenatore, oltre dieci nuovi giocatori e una mentalità completamente rinnovata.
I risultati? Impressionanti: quarto posto in campionato, semifinale di Coppa Italia e una finale playoff per la promozione in Serie A2, sfumata solo all’ultima partita. “È stata una stagione straordinaria – dice con orgoglio il giovane presidente – e abbiamo dimostrato che con impegno e cuore si può arrivare ovunque.”
Ma la Cecchignola A.S.D. non è solo una squadra. È un progetto sociale. Il sogno più grande, ancora oggi, è riqualificare i campetti abbandonati di Via Vera Vassalle, per restituire al quartiere un luogo simbolico, punto di partenza di tutta la storia. Purtroppo, mancano i fondi e la burocrazia rallenta ogni speranza.
Nonostante ciò, il futuro è già in costruzione: nella prossima stagione nascerà una squadra di calcio a 5 e si sogna l’espansione ad altri sport come basket e pallavolo. E chissà, un giorno, anche una struttura sportiva tutta loro, proprio accanto al Castello della Cecchignola, per riportare davvero il calcio “a casa”.
La Cecchignola A.S.D. non è solo un team. È il simbolo di una gioventù che non si arrende, che si organizza, che trasforma un pallone sgonfio e un campo dimenticato in un progetto collettivo. E che, domenica dopo domenica, costruisce il proprio futuro a colpi di gol, sudore e sogni.
LeMa