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Che fine ha fatto il progetto della Stazione Divino Amore?

A due anni dall’ultima discussione in Regione, gli esponenti di Fdi tornano a chiedere di accelerare l’ìter del progetto

FALCOGNANA – Quello della Stazione Divino Amore è un progetto sul quale, tra accelerazioni e rallentamenti, si dibatte dal 2006. Si tratta di una infrastruttura fortemente attesa dai cittadini della zona e da molti dei pendolari che ogni giorno di mettono in coda su via Ardeatina per entrare a Roma. Inoltre una stazione in questo punto c’è stata fino agli anni Sessanta, quando venne smantellata e buona parte del trasporto venne trasferito su gomma. Nel 2006 se ne è però prevista la ricostruzione con un Protocollo stipulato tra Regione e RFI, mentre esiste anche un progetto di massima (2010) che prevede un costo di circa 2 milioni di euro e 18 mesi di lavori.

ANCORA RITARDI SUL PROGETTO

Purtroppo l’iter da diverso tempo sembra essersi fermato. A denunciarlo sono Fabrizio Ghera Capogruppo di Fdi alla Regione Lazio, Andrea de Priamo capogruppo al Comune di Roma, Massimiliano de Julis consigliere in IX Municipio. Gli esponenti di Fdi richiamano una mozione presentata e votata in Regione Lazio, proprio per chiedere di accelerare i tempi di questo progetto: “La mozione è di tre anni orsono, la discussione in Consiglio Regionale c’è stata due anni fa, ma sui tempi di realizzazione della stazione Divino Amore in località Falcognana, linea ferroviaria FL7-FL8, la Regione Lazio ancora non si pronuncia”.

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UN PROGETTO ATTESO DAL TERRITORIO

Nel corso degli anni anche l’ente di prossimità e il Comune si sono espressi più volte in realzione a questa vicenda: “Considerando gli atti emessi dal Municipio IX e dall’Assemblea Capitolina, a seguito delle richieste dei comitati di quartiere e dalle associazioni di cittadini, l’inizio dell’iter burocratico risale al 2006, il progetto di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) è datato 2010”, spiegano da Fdi. “Dopo le eccessive lungaggini per lo studio di fattibilità, con un’interrogazione si chiede all’Assessore Regionale alla Mobilità di attivarsi, affinché non ci siano ulteriori ritardi per la stipula delle intese tra RFI che gestisce l’infrastruttura e la Regione a cui compete il servizio e chiedo altresì di trovare soluzioni atte a consentire la rapida realizzazione della stazione”.

TUTTI I BENIFICI CHE PORTEREBBE LA NUOVA STAZIONE

I benefici che questa nuova stazione porterebbe sono diversi, ma soprattutto garantirebbe a circa 20mila residenti della zona di arrivare a Termini rapidamente, “alleggerendo il traffico veicolare di quel quadrante metropolitano – concludono – incentivando l’uso del trasporto pubblico su ferro meno inquinante e rappresenterebbe un importante collegamento per il santuario del Divino Amore anche in vista del Giubileo 2025”.

LeMa