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Discarica Falcognana: stop dal MiBAC

Falcognana

Una nota del Ministero blocca i lavori per il terzo invaso

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Questa volta è il MiBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali) a dire la sua sulla discarica di Fluff Car della Falcognana. Lo fa richiedendo lo stop immediato dei lavori di allargamento del terzo invaso che, come riportato dalla lettera pubblicata da Repubblica sarebbero “abusivamente realizzati e in contrasto con la tutela dei Beni paesaggistici poiché non conformi alla disciplina d’uso del paesaggio di rilevante valore”.

La lettera firmata dalla Soprintendente Maria Costanza Pierdominici, indirizzata a Regione, Comune e Municipio IX, seguita spiegando come ci siano stati “movimenti di terra in un’area recintata adiacente all’invaso del lotto della discarica per i rifiuti pericolosi e non in corso di realizzazione”. La notifica dell’ordinanza di sospensione dei lavori per la Ecofer Ambiente Srl è arrivata nella mattinata del 6 dicembre scorso, sarà ora la Procura della Repubblica a decidere per l’eventuale sequestro preventivo.

Da mesi ormai i cittadini del quadrante e le varie associazioni che lottano contro la discarica, denunciano lavori di movimento terra per il terzo invaso della Ecofer: “Già il 18 settembre scorso – spiega il Portavoce del Presidio no Discarica e consigliere al Municipio IX, Alessandro Lepidini – in veste di Consigliere municipale ho scritto una nota al MiBAC sollevando la questione”. La richiesta di stop ai lavori da parte del MiBAC è arrivata a seguito di un sopralluogo del 21 ottobre scorso, sollecitato anche dai cittadini del Comitato del Verde Urbano. Le loro richieste, in quel caso, riguardavano le autorizzazioni ai lavori che, visto il vincolo insistente, sarebbero dovute pervenire dal MiBAC. È la loro portavoce, Matilde Spadaro, a denunciare la necessità di mettere sotto sequestro il cantiere: “È giunto il momento di chiedere il rispetto degli adempimenti di legge. Per questa ragione, ritengo che sia doverosa una risposta delle forze dell’ordine. Non siamo disposti ad accettare che le istituzioni giochino, scaricando ognuna le responsabilità sulle altre”.

Dalla politica municipale non mancano le reazioni a questa notizia che, come sottolinea il Vicepresidente della Commissione Ambiente, Massimiliano De Juliis, “ha chiarito che le opere all’interno della discarica di Falcognana sono in contrasto con le normative vigenti e senza le necessarie autorizzazioni. Cittadini e associazioni, che da mesi si battono per evitare lo scempio del Divino Amore, lo hanno sempre detto con denunce ed esposti – seguita De Juliis – Oggi non ci fermiamo e quello che chiediamo con forza è il sequestro dell’area e la cancellazione del sito di Falcognana come discarica di emergenza, cosi come votato dal Consiglio su un atto prodotto dal centrodestra”.

Anche dal Presidio No Discarica Divino Amore i maggiori ringraziamenti sono per i tanti cittadini che negli ultimi mesi hanno lottato contro questa discarica: “Quello che conta è il risultato, il merito va a tutti i cittadini di questo pezzo di città, senza distinzione – dichiara Lepidini – Hanno creduto che i diritti vanno difesi, soprattutto in un momento come questo che ne vede l’assoluta compressione. Hanno seguito le indicazioni della nostra Costituzione sui vincoli paesaggistici e sulla salute e, in oltre 4 mesi di lotta, hanno raggiunto un primo vero risultato”.

Leonardo Mancini