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EUR: il Museo della Civiltà Romana riaprirà a giugno 2026

Intanto, fino a metà settembre, il Planetario è di nuovo chiuso

Tratto da Urlo n.235 giugno 2025

EUR – Un buco nella programmazione estiva del Planetario rilevato nelle scorse settimane aveva messo in allarme i membri del gruppo Facebook “Riapriamo il Planetario di Roma”. I cittadini erano preoccupati che la chiusura (non ufficialmente annunciata) fosse l’inizio di uno smantellamento, così come accaduto alcuni mesi fa per le sale del Museo Astronomico. Le risposte a queste domande sono arrivate il 3 giugno scorso, durante una commissione capitolina Pnrr, e parlano (al momento in cui scriviamo) di una chiusura programmata da metà giugno a metà settembre per alcuni interventi legati ai lavori per la riapertura del Museo della Civiltà Romana.

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GLI INTERVENTI

Le sale del Museo di Piazza Giovanni Agnelli vennero chiuse nel gennaio del 2014 per la necessità di mettere in sicurezza l’impiantistica della struttura. Purtroppo anni di rimpalli e ritardi hanno portato gli interventi fino ad oggi, cioè fino allo stanziamento di circa 20,7 milioni di euro contenuti nel pacchetto di risorse del Pnrr-Caput Mundi. E la prossima chiusura delle sale del vicino Planetario per circa tre mesi sarebbe legata proprio ad una parte di questi interventi, in particolare al risanamento strutturale dei solai e alla sostituzione degli infissi e dei lucernari (che saranno apribili per evitare temperature troppo elevate in estate). Mentre si procederà anche alla posa di solari in grado di generare il 70% dell’energia consumata dal museo. Gli interventi proseguono poi in parallelo con il restyling della sala del plastico di Roma ai tempi di Costantino, realizzato da Italo Gismondi tra il 1933 e il 1955.

LA RIAPERTURA DEL MUSEO

L’obiettivo per la riapertura, comunicato durante la commissione in Campidoglio, è quello di rendere visitabile la grande sala del plastico per il mese di giugno del prossimo anno. Naturalmente poi proseguiranno gli interventi (con grande probabilità con il Museo già aperto) per rendere utilizzabili le altre sale dismesse e per aprire anche gli altri servizi ai visitatori, come il bookshop e l’area ristoro. Sarà poi necessario il restauro di alcune opere danneggiate e il risanamento strutturale di altre parti dell’edificio del polo museale.

PREOCCUPAZIONE PER IL PLANETARIO

Il fatto che alle richieste non siano arrivate risposte dirette, ma che si sia dovuta attendere la seduta di commissione per conoscere i termini della chiusura del Planetario, ha sicuramente lasciato perplessi i cittadini. In particolare nel gruppo animato attraverso i social serpeggia la preoccupazione che questa chiusura (indicata per tre mesi) possa invece prolungarsi, lasciando così il polo museale e la città senza il loro Planetario.

Leonardo Mancini