Tratto da Urlo n.228 novembre 2024
EUR – Due eventi diversi hanno riacceso l’attenzione sul futuro del Museo Astronomico dell’EUR, fino al 2014 parte integrante del Planetario (riaperto a fatica due anni fa), che però non è stato mai più visitabile. Ad inizio ottobre in Municipio IX la Presidente Titti Di Salvo ha risposto ad una interrogazione della Lista Civica Calenda in merito al futuro di questo Polo Museale, senza però chiarire i dubbi dei consiglieri. Pochi giorni dopo sono le dimissioni dell’Assessore alla Cultura Gotor (avvenute per motivi personali) a far luce su alcuni aspetti che, fino ad allora, erano sconosciuti.
L’INTERROGAZIONE
Con la loro interrogazione i consiglieri municipali della Lista Calenda chiedevamo notizie sulla situazione del museo chiuso da quasi 11 anni. La replica all’interrogazione in Municipio (ne è stata presentata anche una analoga in Campidoglio alla quale non è stata data risposta), avvenuta il 9 ottobre scorso, ha però lasciato i consiglieri con l’amaro in bocca. La Presidente Di Salvo infatti non ha potuto che ribadire quanto questo tema la appassioni, pur non avendo però risposte concrete da dare: “Abbiamo girato le domande all’Assessorato alla Cultura, che a sua volta le ha poste alla Sovrintendenza che sta guidando questo processo. Sarò più precisa quando avrò le condizioni per farlo”, ha detto la Presidente. Una posizione che è stata molto criticata dai consiglieri del Municipio IX, Muro Pes e Fulvio Bellassai, assieme alla consigliera capitolina Flavia De Gregorio: “Siamo costretti a constatare che ad oggi la presidente non è stata ancora messa in condizione di rispondere ai quesiti dell’interrogazione – e ancora – Riteniamo inaccettabile che un assessore capitolino non sia in grado di rispondere a una Presidente di Municipio, tra l’altro della sua stessa area politica, e soprattutto che non sia a conoscenza delle decisioni della Sovrintendenza – seguitano – La sequenza di mancate risposte è preoccupante e solleva molti dubbi sulla volontà di questa Amministrazione del rilancio, nella sede dell’Eur, del Museo Astronomico, ma anche del Planetario. Tutto fa pensare che pessime decisioni siano già state prese, ma non ancora divulgate, e che lo smantellamento del Museo Astronomico sia di fatto già avvenuto”.
LA CONVENZIONE CON L’INAF
La seconda occasione per riportare l’attenzione su questa parte del polo museale è stata fornita dalle dimissioni presentate dallo stesso Miguel Gotor il 14 ottobre scorso. In quell’occasione l’ex Assessore ha pubblicato un documento che raccoglie tutte le cose fatte durante il suo mandato, tra ottobre 2021 e ottobre 2024. Quasi alla fine del testo (posto in ordine cronologico e quindi tra le ultime cose portate avanti) si legge che “è in via di sottoscrizione la convenzione tra la Sovrintendenza Capitolina e l’Istituto nazionale di astrofisica (INAF) per la cessione a quest’ultimo, a titolo di comodato gratuito per 5 anni, dei materiali del Museo Astronomico, attualmente conservati al Museo della Civiltà Romana in cui sono in corso lavori del PNRR”. Una decisione questa che ha lasciato insoddisfatti non solo i consiglieri d’opposizione in Municipio, ma anche i molti cittadini che negli scorsi anni si sono battuti per la riapertura del Planetario e del museo. La volontà, non condivisa a questo punto con il Municipio e con il territorio, di svuotare (seppur per 5 anni) il Museo dei suoi materiali, resta una questione che dovrà necessariamente essere affrontata al più presto (magari con il nuovo Assessore Massimiliano Smeriglio), anche per assicurare che, una volta conclusi i lavori legati al PNRR, il Museo Astronomico dell’EUR possa finalmente riaprire i battenti.
Leonardo Mancini