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Formula 1 all’Eur: favorevoli o contrari? Si attende il “verde” del Sindaco

Le istituzioni rassicurano i cittadini: il Gran Premio sarà a “impatto zero” e i cittadini verranno coinvolti nella sua realizzazione. Ma una parte è ancora contraria.

 

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Nelle ultime settimane è ripartito il dibattito sul Gran Premio di Formula 1 previsto all’Eur già tra 2 anni o, più realisticamente dal 2013. Quella della Formula 1 a Roma è un’idea che da tempo affascina molti e fa storcere il naso ad altri. Nell’ultimo anno però la società promotrice ed organizzatrice dell’evento, la Flammini Group, ha dato il via ad un progetto concreto. Ai dialoghi con le istituzioni ed il Sindaco è seguita l’approvazione da parte della FIA del tracciato e soprattutto l’avvio di una serie di colloqui tra l’AD di Roma Formula Futuro Dario Calzavara e i rappresentanti dei comitati di quartiere, anche limitrofi, dell’area interessata (Eur, Torrino, Decima, Castellaccio, Ferratella, Trigoria, Castel di Leva, Ottavo Colle, Giuliano Dalmata), incontri, questi ultimi, che hanno visto la partecipazione della nostra testata e sono stati resi pubblici attraverso le pagine del nostro giornale.
Da questi incontri è emerso, nella quasi totalità dei casi, un parere favorevole a patto però che l’intero evento si svolga nel rispetto totale dei vincoli ambientali ed archeologici tipici della città e che venga garantito un forte intervento da parte dell’amministrazione comunale nella risoluzione delle problematiche relative alla mobilità del quadrante di Roma Sud. Qualcuno invece ha scelto la linea dura del “no” ritenendo eccessivamente impattante un evento di questo genere all’interno della città. Proprio questi cittadini, coadiuvati anche da associazioni animaliste nazionali, denunciano, la minaccia per la Capitale e per l’ambiente. Quello che maggiormente preoccupa sono i livelli di impatto acustico che potrebbero danneggiare che vive nel quartiere. Oltre al tema centrale della salvaguardia di parchi e aree dell’Eur. Matilde Spadaro, Consigliere del Municipio XII, fa notare che nell’area delle Tre Fontane, destinata ai box per le monoposto, è prevista una variante urbanistica con conseguente costruzione di una torre: “Il palazzo previsto è aumentato di cubature da 9 a 14 piani. E’ privo di studi di sostenibilità finanziaria ed ambientale. Il quartiere non vuole il GP e gli abitanti sono molto preoccupati”.
La risposta arriva direttamente da Maurizio Flammini: “Va fatto notare che oggi la ex meravigliosa zona delle Tre Fontane è totalmente degradata tanto da non poter più garantire un adeguato utilizzo da parte degli sportivi. È recente la chiusura da parte della ASL. Il progetto Roma Formula Futuro prevede di rifare tutti gli impianti potenziandoli ed aumentando l’attuale superficie dedicata allo sport del 20%, ed inoltre rendendo la zona completamente fruibile da parte dei cittadini. Il “ritorno” sul territorio di questo progetto è stato studiato non da noi ma dall’Istituto ISAE e si misura in migliaia di nuovi posti di lavoro e sta già portando grandi benefici poiché il motore mediatico ed economico della F1 è tale che consentirà al nostro gruppo di organizzare il programma Roma Formula Futuro. Costituito da una serie di eventi culturali, musicali, scientifici, di entertainment e di sport con l’obiettivo di dare a Roma una spinta al turismo qualificato, assolutamente necessaria in questo momento di crisi. Sono molto dispiaciuto – conclude Flammini – delle critiche che ho sentito poiché i nostri dirigenti hanno avuto lunghe riunioni con i comitati di quartiere per ascoltare le esigenze dei cittadini”.
Le istituzioni provano a fare chiarezza sull’argomento Formula 1. Andrea De Priamo, Presidente della Commissione Ambiente al Comune di Roma, interviene sulle tematiche ambientali rassicurando i cittadini: “Siamo al lavoro per centrare l’ambizioso obiettivo di un Gran Premio di Formula 1 ad impatto zero, non inteso come un mero slogan ad effetto, ma come conseguimento di puntuali parametri legati alla qualità della vita dei residenti e nel rispetto della storicità di Roma: la tutela delle aree verdi di pregio e la preservazione delle alberature esistenti, il rispetto del patrimonio architettonico e monumentale del quadrante interessato, la realizzazione di opere di compensazione rispetto alle emissioni inquinanti prodotte, l’utilizzo di energie rinnovabili nelle strutture collegate all’evento nonché interventi infrastrutturali per la mobilità dell’Eur. Ci tengo – conclude De Priamo – a rassicurare i cittadini che il territorio sarà pienamente coinvolto nel processo che porterà alla realizzazione del Gran Premio. Una volta in cui giungerà l’ufficialità, ho già previsto, da Presidente della Commissione Ambiente, la convocazione di una seduta di commissione specifica aperta ai cittadini, per affrontare in maniera condivisa le tematiche relative all’evento”.
Il delegato allo Sport del Comune di Roma Alessandro Cochi condivide le dichiarazioni di De Priamo sul rispetto ambientale e aggiunge che “questo importante appuntamento di sport mondiale, rappresenterà anche un momento di crescita e sviluppo per la nostra città, considerato che si prevede una ricaduta di oltre un miliardo di euro l’anno sul territorio nazionale. Un indotto importante che deve essere tenuto in considerazione soprattutto in un momento di congiuntura economico finanziaria negativa come quello che stiamo attraversando”.
La situazione sembra quindi in fase di stallo, con la Flammini Group pronta ad investire nell’evento ed una parte dell’opinione pubblica ancora contraria. È auspicabile quindi un intervento da parte del Sindaco, ad oggi l’unico ancora non intervenuto sulla questione, magari con un’apertura nei confronti dei cittadini più contrari alla Formula 1.

Simone Brengola