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Il dramma della mobilita’ di via Laurentina

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Tra l’epopea del filobus e quella di una viabilità tormentata, si prospetta un mega centro commerciale.

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LAURENTINO – Via Laurentina rappresenta un asse stradale strategico per il territorio del Municipio XII. Da qualche anno, tuttavia, la sua funzionalità è stata messa duramente alla prova da una serie di fattori, che vanno da una scarsa manutenzione ad una crescita dei pesi urbanistici. Senza tralasciare quel corridoio della mobilità, opera titanica ed incompiuta, divenuta indirettamente oggetto d’attenzione anche della Procura di Roma.

Recentemente, una serie di appuntamenti voluti dall’opposizione municipale, hanno ulteriormente contribuito ad evidenziare gli enormi disagi che la popolazione del quadrante è costretta a subire a causa dei continui ritardi nel completamento del corridoio della mobilità. Un primo incontro ha visto il Capogruppo Pd al Comune, Umberto Marroni, ed Andrea Santoro, candidato alla Presidenza del Municipio XII, confrontarsi sul tema. “Abbiamo ricostruito tutta la vicenda a partire dalla scorsa consiliatura, la fatica che c’è stata per mandare in approvazione quel progetto condiviso con migliaia di cittadini, correggendo centimetro per centimetro il percorso del filobus – ci spiega, a latere dell’incontro, Santoro – Poi sono arrivati Alemanno e l’Assessore Marchi con la loro idea di sospendere la gara. Noi denunciammo già nel 2008 delle ombre rispetto a quella sospensione, ombre che poi si sono schiarite con l’attuale indagine della Procura e con l’ammissione di Mancini di aver preso tangenti. Tangenti che, a mio modo di vedere, risultano tra le più odiose perché vanno a ledere il trasporto pubblico ed i cittadini più svantaggiati che ne fanno ricorso”. Il secondo appuntamento, in corso di svolgimento al momento della chiusura del giornale, è stato organizzato dal Vicepresidente del Consiglio municipale, Federico Siracusa. Contattato telefonicamente, Siracusa ha tratteggiato il quadro entro il quale ci stiamo muovendo: “Ci sono due angolazioni attraverso cui guardare i problemi della viabilità sulla Laurentina: dall’esterno del GRA e dall’interno. Nel primo caso, poiché non è stato realizzato un accesso diretto al quartiere di Fonte Laurentina, alcuni cittadini devono compiere un lungo giro per poter accedere alle loro abitazioni. In più i residenti di Tor Pagnotta 2 dovranno confluire sulla rotatoria in via di Vallerano per accedere nel proprio quartiere, creando una situazione di criticità evidente”. Per quanto riguarda il tratto interno al Raccordo Anulare “c’è un rimpallo continuo di responsabilità. Il ritardo dei lavori diventa ragione sufficiente per dire che, senza gli iter autorizzativi necessari, non si può indire la gara per il cavalcavia, e senza la sua realizzazione, l’opera resta incompleta, poiché terminerebbe al deposito ATAC di Tor Pagnotta. Quando il Sindaco dice che il corridoio sarà completato entro settembre, si riferisce soltanto a questo primo tratto, che non risolve nulla. In realtà sembra d’essere in presenza della Salerno-Reggio Calabria: ogni tanto viene annunciata la data per il completamento dell’opera che, nel frattempo, non viene finita mai”.

Facendo un passo indietro, e tornando alle criticità della parte esterna al GRA, il Capogruppo Pdl al Municipio XII, Massimiliano De Iuliis, da tempo si sta spendendo per la messa in sicurezza della strada. “La situazione purtroppo è ancora molto grave, i lavori sono in ritardo di ben 2 anni e mezzo. Ci sono continui disagi nel primo tratto, già consegnato da oltre un anno ma che non ha ancora l’illuminazione pubblica e non c’è stato modo, da parte della Provincia, di ripristinarla. Per tutto il resto, e cioè dal Cimitero Laurentino per andare fuori Roma, i cittadini hanno raccolto recentemente più di mille firme per richiedere la ripartenza dei lavori perché la situazione era di completo abbandono per la mancanza assoluta di segnaletica – dichiara il Consigliere – In seguito alle firme ed alle nostre denunce, la Provincia si è data una svegliata ed ha rifatto, almeno parzialmente, tale segnaletica. Ma a tutt’oggi permangono gravi problemi, in situazioni in cui sono presenti delle voragini aperte che rischiano di far precipitare le persone dentro ad un fosso. La Provincia aveva promesso il riavvio dei lavori, ma come ci è stato detto dai loro tecnici in un’apposita commissione tenutasi il 17 gennaio, non sono stati pagati i SAL per circa un milione e mezzo di euro e di conseguenza la ditta non procede nei lavori. Aggiungo che i cittadini, in una riunione prima di Natale, erano stati rassicurati sulla prossima ripresa dei lavori, ma ciò non è avvenuto ed in diversi quartieri di via Laurentina c’è abbastanza fermento e nei prossimi giorni potrebbe avvenire qualcosa di più eclatante che una semplice raccolta di firme”. Ed a proposito dei cittadini, abbiamo ascoltato anche il Consiglio di Quartiere Laurentino Fonte Ostiense “I residenti vivono molto male la situazione in essere – ci spiega Maurizio Filipponi – perché i lavori sul tracciato del filobus rendono da tempo difficilmente praticabile tutta la via Laurentina, con forti rallentamenti del traffico. Oltretutto la creazione di questa corsia del filobus, di fatto restringe le carreggiate laterali, quindi anche in futuro i problemi persisteranno . Noi avremmo preferito un prolungamento della metro fino a Fonte Laurentina che avrebbe permesso di mantenere le corsie abbastanza larghe tali da consentire un passaggio più fluido della viabilità” ricorda il portavoce del CdQ, che poi aggiunge un altro spunto di riflessione: “Il fatto che verrà costruito su via Laurentina un nuovo centro commerciale, sembra della grandezza di Euroma2, non migliora la situazione. La creazione di un multisala ed il trasferimento del Municipio, al quale noi siamo contrari, con la creazione di tre palazzi di uffici – tutte opere che saranno realizzate all’altezza di via di Tor Pagnotta – provocherà un aggravio di traffico notevolissimo, che si andrà a sommare a quello dovuto al restringimento delle corsie”. 

Resta da domandarsi quali siano gli aspetti positivi di quest’opera. “La nostra proposta – riprende Filipponi – era di prolungare la metro B oltre il Raccordo, e da lì con la creazione di un trenino leggero, si poteva arrivare fino a Pomezia. In tal modo i pendolari, con questo mezzo, avrebbero potuto raggiungere Fonte Laurentina e prendere la metro B fino al centro di Roma o al nuovo Salario. Insomma, si sarebbe collegata Pomezia a Roma Nord, consentendo un fortissimo alleggerimento del traffico pendolare sulla via Pontina e sulla via Laurentina, grazie all’opzione del ferro”. Voci, purtroppo, rimaste inascoltate, mentre i lavori per la realizzazione del cavalcavia sul GRA stentano a partire. “Per quanto riguarda il ponte, la cui gara d’appalto europea doveva partire il 15 gennaio – dopo una serie di rinvii, ndr – ci risulta che non è stata effettuata. Inoltre voglio sottolineare che il bando avrà la durata di due mesi, se non ci saranno ricorsi, poi vanno aggiunti 15 mesi per la costruzione del ponte, come ha anche riconosciuto la Giunta municipale, più i 7/8 mesi necessari ai collaudi. Nella migliore delle ipotesi – conclude Filipponi – si arriverà a realizzarlo nel 2015”. Auguri.

Fabio Grilli