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Il filobus Eur-Tor de’ Cenci, tra ritardi e perplessita’

filobus2013

Tante le criticità espresse dai Comitati di Quartiere, che puntano ad una metropolitana leggera.

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(tratto da Urlo – la scena di Roma Sud di aprile 2013, n. 104)

EUR – Il Corridoio della mobilità, finito sotto la lente d’ingrandimento della magistrature per le note vicende legate a presunte tangenti, che hanno portato al fermo dell’ex A.d. di Eur Spa, Riccardo Mancini, è un tema che non vogliamo tralasciare. Spesso si è parlato del tratto Laurentino-Tor Pagnotta, per i gravi ritardi dovuti alla mancata realizzazione del cavalcavia sul GRA, che rischiano di inficiare l’opera. Ma i rallentamenti sul corridoio ‘laurentino’ non causano soltanto disagi in quel quadrante. Al contrario determinano, in un vorticoso effetto a catena, ritardi anche nella realizzazione dell’altro corridoio, quello che dovrebbe collegare Tor de’ Cenci all’Eur, con diramazioni previste al Torrino e a Tor di Valle. Ma i ritardi su quest’opera, per la quale sono già stati “opzionati” altri 45 filobus, potrebbero non essere necessariamente un male, visti i rilievi critici espressi dai residenti. “Come CdQ abbiamo dichiarato con molta chiarezza la nostra contrarietà verso un filobus che non serve a niente – precisa subito Guido Basso, Presidente del CdQ Tor de’ Cenci–Spinaceto – ed abbiamo chiesto che i soldi che dovevano destinarsi per quest’opera venissero stornati per realizzare le prime due fermate della metropolitana leggera, per poi procedere, piano piano, con le altre”. L’opzione del CdQ è nota: il ‘Trenino Pontino’, una metropolitana leggera, che colleghi il quadrante a sud dell’Eur con Pomezia e, in prospettiva, con Ardea, per decongestionare la Pontina. “Darci un mezzo che non serve a niente, lento e che fa una strada che non è la Pontina, che viceversa dovrebbe essere servita interamente da mezzi pubblici, per noi è davvero un’opera inutile. Ci avevano oltretutto detto che ci sarebbe stato un filobus elettrico sulla Colombo, ma una volta entrato nei nostri quartieri sarebbe diventato ibrido, a metano o a diesel, ma senza elettrificazione, il che avrebbe creato un disastro per una ragnatela di fili insopportabili in sede protetta sulla Colombo, e poi promiscua nei nostri quartieri. Ora, invece, si parla di un filobus a tutti gli effetti, elettrificato, che passi per i quartieri. Motivo in più per essere in disaccordo e per ribadire la nostra richiesta di convertire quei fondi in un paio di fermate metropolitane”. Rilievi critici arrivano anche da Casal Brunori: “Contestiamo la scelta del passaggio dalla sede riservata a quella promiscua. Dopo Casal Brunori il percorso è ben fatto, ma prima no – dichiara Filippo Cioffi, Presidente del CdQ – L’attraversamento previsto a Casal Brunori, in sede promiscua, aggrava le condizioni di traffico veicolare che, nelle ore di punta, si verificano nel quartiere. Anche per questo abbiamo proposto una variante ed una serie di modifiche”. Tra le richieste del comitato, quella di far passare il filobus esternamente al quartiere. In sostanza, non tutti i mali vengono per nuocere ed il pesante ritardo accumulato, stante una progettazione non ancora approdata in fase esecutiva, potrebbe essere foriera dell’accoglimento di alcune modifiche, richieste dai residenti del quadrante.

Fabio Grilli