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In Municipio IX torna il dibattito sul futuro dell’ex scuola di via Comisso

Con l’assemblea pubblica riprende lo scontro sul progetto per la stazione di posta e l’Housing First

MUNICIPIO IX – Come annunciato nelle scorse settimane la vicenda dell’ex scuola di via Comisso alla Ferratella, per la quale è stato predisposto un progetto di Housing First e di stazione di posta destinato ai senza dimora e a situazioni di estrema fragilità abitativa, è tornata all’attenzione del Municipio IX. All’assemblea molto partecipata erano presenti, oltre ad un’ampia rappresentanza dei cittadini, la Presidente del Municipio IX Titti Di Salvo, l’Assessora municipale alle Politiche Sociali, Luisa Laurelli, e quella capitolina Barbara Funari.

IL PERCORSO FINO AD OGGI

La riunione di ieri arriva a quasi un anno (era il 13 giugno del 2023) dalla prima grande assemblea organizzata su questo progetto. La Presidente Di Salvo ha spiegato come in questi mesi l’iter sia stato rallentato in attesa del pronunciamento da parte del Tar del Lazio su un ricorso presentato da alcuni cittadini della zona. I giudici amministrativi il 27 marzo scorso non hanno ammesso il ricorso per dei vizi di forma. Così la Giunta municipale e il Comune hanno deciso di riprendere la questione (parlando dei dettagli dei progetti e del cronoprogramma) con un’assemblea pubblica, alla vigilia della quale è tuttavia arrivata notizia di un nuovo ricorso, destinato questa volta al Consiglio di Stato, in merito alla decisione dei giudici del Tar.

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IL PROGETTO E I TEMPI

Nel corso dell’assemblea sono stati gli architetti del Comune a spiegare i dettagli del progetto preliminare, redatto da uno studio esterno secondo le indicazioni del Dipartimento. Intanto bisogno specificare che a monte degli interventi verrà ripristinata l’impermeabilizzazione dell’intero tetto della struttura (non solo della parte riguardante gli interventi del Pnrr). In questo modo si potrà ovviare alle difficoltà riscontrate dalle altre realtà ospitate all’interno di questi spazi, in primis le tre aule del Liceo Aristotele costrette a smobilitare dopo le prime piogge di quest’anno. L’iniziativa, finanziata con 1,4 milioni del Pnrr, vede due progetti che occuperanno parte della struttura di via Comisso (circa 1100mq, un terzo dell’edificio). In particolare al piano terra verrà realizzata una cosiddetta stazione di posta. In questo ambito, con ingresso indipendente dal resto, troveranno posto 12 posti letto emergenziali, uffici per il segretariato sociale, un refettorio, cucina, bagni, zona lavanderia, oltre a spazi destinati anche quartiere per esposizioni e altre funzioni. Al primo piano invece saranno realizzati (come già affermato in precedenza dall’Amministrazione) 10 mini-appartamenti in turnover per persone in situazioni di fragilità abitativa, un progetto chiamato Housing First. Al momento in cui scriviamo è stata bandita la gara per l’appalto integrato e quando questa verrà assegnata serviranno dai 180 ai 240 giorni per completare i lavori. Inoltre, l’Assessora Laurelli, ha voluto chiedere un sostegno all’Amministrazione Comunale per la riqualificazione anche del resto della struttura, così da restituire un intervento più completo.

UNA PARTE DEI CITTADINI È CONTRARIA

Come facilmente prevedibile l’assemblea si è immediatamente divisa tra i cittadini contrari all’intervento e l’altra parte del quartiere che ha invece espresso il suo favore nei confronti dell’iniziativa dell’Amministrazione. Tra le molte voci contrarie intervenute anche il nuovo presidente del Comitato di Quartiere, Claudio Vitalini, recentemente passato per le urne per l’elezione del nuovo direttivo. Vitalini nel suo intervento ha sottolineato come nonostante il progetto dal punto di vista sociale sia lodevole, questo sia stato calato in un luogo sbagliato. Inoltre viene espressa preoccupazione per lo stato del resto dell’edificio, quello non toccato dall’intervento del Pnrr. Qui, seguita Vitalini, gli impianti, le porte e gli infissi non verranno toccati. Le richieste avanzate dal rappresentate del CdQ riguardano la possibilità di pensare ad una riqualificazione completa della struttura (magari attraverso la linea di finanziamento dedicata alle scuole, la missione 4 del Pnrr) con l’idea che il quartiere in questo momento abbia bisogno di scuole. Una posizione ribadita in molti interventi dei cittadini, alla quale la Presidente di Salvo ha però risposto spiegando come la stessa struttura scolastica di largo Dino Buzzati, al momento sia a corto di iscrizioni e quali siano gli sforzi dell’amministrazione municipale per evitarne la chiusura. I cittadini contrari hanno anche sottolineato la loro indignazione nei confronti dei toni utilizzati dall’Assessora Laurelli in alcune occasioni nei loro confronti. Dal canto suo l’Assessora si è detta pronta a chiedere scusa per i riferimenti ai cittadini e a voltare pagina, ribadendo però come lei stessa sia stata ferocemente attaccata e come abbia fino ad ora evitato di procedere per vie legali.

DAL LICEO ARISTOTELE

La vicenda è stata anche ripresa dai rappresentanti del Liceo Aristotele. L’istituzione scolastica è stata più volte chiamata in causa in quanto utilizza (anche se quest’anno ha dovuto lasciarle a causa delle infiltrazioni d’acqua) tre aule per i suoi studenti. Presente all’assemblea il Preside dell’Istituto, che ha ribadito la necessità di velocizzare il passaggio di competenze tra Comune e Città Metropolitana (così da ottenere le dovute manutenzioni). L’applauso più lungo è stato però guadagnato dalla Rappresentante degli studenti, la quale ha riportato il sentimento dei ragazzi dell’Aristotele che sarebbero tutt’altro che contrari all’intervento proposto dall’Amministrazione. La richiesta degli studenti, oltre alle aule e alla manutenzione, è quindi quella di non essere strumentalizzati da quanti nel quartiere sono contrari al progetto.

LE ESPERIENZE E LA SICUREZZA

Utili per l’assemblea le esperienze riportate dal CdQ di Fonte Laurentina e dagli esponenti della Comunità di Sant’Egidio in merito alla Casa di Heidi, il progetto ospitato all’interno di via Comisso fino al periodo del Covid. Gli ospiti sono stati successivamente ospitati all’interno di una scuola per l’infanzia (non ancora in funzione) nel quartiere di Fonte Laurentina, per poi essere spostati nuovamente in via Achille Campanile. Dal CdQ è stato spiegato l’iter di questo spostamento e l’assenza di qualsiasi problema sul territorio. Dalla Comunità di Sant’Egidio arriva invece l’esperienza dei 7 anni passati a Ferratella in via Comisso, dove, raccontano i rappresentati della Comunità, è stata trovata una grande rete di solidarietà tra i cittadini. La stessa Assessora Laurelli ha voluto sottolineare come oggi la Casa di Heidi sia a via Achille Campanile, a pochi metri da Ferratella. Un tema questo analizzato dall’Assessora anche attraverso i dati delle forze dell’ordine che hanno assicurato che tra il 2015 e il 2022 non sono stati problemi di criminalità o di ordine pubblico riconducibili a questa esperienza.

LA PROPOSTA E I PROSSIMI PASSI

Dopo aver ascoltato gli interventi dei cittadini è la Presidente Di Salvo a prendere la Parola per porre all’assemblea due proposte. La prima riguarda la programmazione di una seduta straordinaria e tematica del Consiglio Municipale su questo argomento (posizione accettata anche dagli esponenti delle forze politiche presenti), la seconda invece punta all’apertura di un processo partecipativo per la definizione delle funzioni da assegnare ad uno spazio di circa 400mq per venire incontro alle esigenze del territorio. L’Assessora capitolina Funari ha poi cercato di tirare le fila dell’assemblea, spiegando come queste criticità si riscontrino in tanti territori. Basti pensare che per questa missione del Pnrr sono arrivati sulla Capitale 58milioni, dedicati a stazioni di posta e servizi per il “dopo di noi” in tutti i territori municipali, e come spesso per progetti sociali si arrivi ad affermare che quello scelto dall’amministrazione “non è il posto giusto”. La richiesta dell’Assessora è stata quella di “dare fiducia al percorso” nell’ottica della partecipazione sugli spazi da progettare e nella possibilità di migliorare la vita delle persone.

Leonardo Mancini