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Incontro con Sri Tathata al Seraphicum

L’Associazione “Un nuovo mondo è possibile” si occupa da tempo di dialogo interculturale, e già lo scorso anno, sempre al Seraphicum, ha realizzato un grande evento interreligioso che ha avuto la partecipazione di oltre 800 persone, con esponenti delle più importanti fedi culture.

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Quest’anno si propone di approfondire la cultura indiana con le sue antiche tradizioni, perchè pur essendo l’India oggi molto lanciata verso una irrefrenabile espansione economica, conserva ancora una sacralità della vita della quale anche noi occidentali dovremmo riappropriarci per trovare un migliore equilibrio tra Spirito e Materia.

L’evento “La Bhagavad Gita – Incontro con Sri Tathata” si terrà il 2 settembre 2010, dalle ore 17 alle 21 presso l’Auditorium Seraphicum, in via del Serafico 1 (Roma – Eur).

L’incontro è organizzato dall’Associazione Culturale Un nuovo mondo è possibile e dalla Sri Tathata Foundation Trust, in collaborazione con Religions for Peace (sezione italiana) e con l’Unione Induista Italiana del Sanathana Dharma,  con il Patrocinio del Comune di Roma Municipio XI, della Provincia di Roma e del Consiglio Regionale del Lazio.

Sri Tathata, mistico indiano e maestro della tradizione del Sanathana Dharma, incontrerà il pubblico attraverso la Bhagavad Gita, un grande classico della spiritualità indiana.

La Bhagavad Gita non è solo un testo religioso, ma anche un testo filosofico, che può guidare la vita di un laico come di un credente. La trama di questa epopea è una grande metafora filosofico – spirituale.  Si svolge su un campo di battaglia durante la guerra di Kurukshetra. E’ la guerra nella quale ognuno di noi si identifica, quando s’immerge nella battaglia dell’esistenza quotidiana.

Sri Tathata, profondo conoscitore della Bhagavad Gita, rivelerà il vero messaggio contenuto in questo antico testo, offrendo così una chiave di lettura ai conflitti interiori dell’uomo moderno.
La Bhagavad Gita è un grande patrimonio dell’umanità.

“Sri Krishna istruisce il suo discepolo, Arjuna, su un campo di battaglia. Due eserciti si fronteggiavano, pronti a combattersi in una tremenda battaglia, ed Arjuna, costernato, riconosceva i volti dei suoi parenti, dei suoi maestri, dei suoi amici in entrambi i campi avversi, e, pur essendo un grande guerriero, non riusciva ad affrontare la situazione…” (Sri Tathata – I Dharma Sutra)

L’incontro è organizzato dall’Associazione Culturale Un nuovo mondo è possibile e dalla Sri Tathata Foundation Trust, in collaborazione con Religions for Peace (sezione italiana) e con l’Unione Induista Italiana del Sanathana Dharma,  con il Patrocinio del Comune di Roma Municipio XI, della Provincia di Roma e del Consiglio Regionale del Lazio.

All’incontro con Sri Tathata interverranno:

– Luigi De Salvia, medico Segretario Generale della sezione
italiana di Religions for Peace

– Jayendranatha Franco Di Maria, avvocato, Presidente
dell’Unione Induista Italiana e dell’Unione Induista Europea,
membro della Consulta delle Religioni del Comune di Roma

– Maria Angela Falà, docente Università La Sapienza,
Presidentessa dell’Unione Buddista Italiana, Direttrice della
rivista italiana Dharma

Il maestro Oscar Bonelli, polistrumentista, eseguirà un percorso musicale che accompagnerà tutto l’evento.

Sri Tathata a conclusione del programma, donerà un Darshan, cioè una benedizione individuale, secondo la tradizione indiana del Sanathana Dharma,  a coloro che lo desiderano.

Infine,  a chiusura della serata verrà offerto un saggio della antica tradizione vedica, attraverso canti (Bajans), danze (Baratanatyam) e letture dedicate alla Bhagavad Gita. 

Ingresso con offerta libera, fino ad esaurimento posti. A tal proposito, vi consigliamo di arrivare con un certo anticipo.

Chi è Sri Tathata:

Nato nel Kerala il 1° giugno del 1942, per rispondere al richiamo interiore che gli chiedeva di dedicarsi interamente alla vita spirituale, Sri Tathata abbandona in giovane età gli studi accademici e anche la famiglia per intraprendere un percorso di ascesi severa, in completa solitudine (“tapas”, secondo la tradizione indiana). Visita molti luoghi sacri dell’India prima di trovare il luogo adatto al suo ritiro e si stabilisce in un piccolo tempio abbandonato, dedicato alla
Madre Divina, nel suo stesso villaggio (Vandithavalam). Lì vive nella rigorosa osservanza di pratiche spirituali : Hata Yoga, Sidha Vidya, Rajayoga, Tantra Vidya, astenendosi da ogni esigenza fisica, fino alla totale rinuncia al cibo.
Dopo alcuni anni di duro ed ininterrotto lavoro, la scintilla della conoscenza arriva ad illuminare il suo intero essere. Sri Tathata però rimane per altri 6 anni, in ritiro e totale isolamento dal mondo. Poi, in un’estasi mistica, ottiene la visione della grande sofferenza che dilaga sulla terra e spinto da profonda compassione, decide di mettersi all’opera per impostare e trasmettere un nuovo modello di vita basato sui principi del Dharma ed ispirato alla saggezza Vedica dell’India antica.
Nel 1974, molti ricercatori spirituali e molte persone si avvicinano a lui per ricevere la sua guida e per uscire dalla sofferenza. Sorge così, spontaneamente, il Tapovarishtashram nel villaggio di Vandithavalam.
Nel 1991, Sri Tathata si reca a Saranath, vicino a Benaras, per trasmettere il grande messaggio dei suoi Dharmasutras, che contengono la versione rinnovata del Dharma, adattato all’uomo della Nuova Era. Nel 2006 egli inaugura un grande tempio a Kollur, nello stato del Karnataka, vicino al tempio di Sri Mookambika: il Dharmapeetha, concepito per ricevere l’Energia Cosmica o Luce Divina dalla Sorgente Suprema ed irradiarla al mondo intero.
Ultimamente Sri Tathata viaggia molto in Europa, dove ha un folto seguito di devoti. Inoltre realizza in India tre grandi rituali Vedici al sacro fuoco, con l‘intento di esercitare un’azione di riequilibrio dei ritmi alterati della natura: i Dharmasooya Mahayaga. Il primo risale al 1998, il secondo al 2002 e l’ultimo, celebrato nel 2009 a Kinassery, Palakkad, nel Kerala, è coronato da un momento di straordinaria importanza: la discesa dell’energia di “sopra-coscienza”, preannunciata da Sri Aurobindo nel secolo scorso, destinata a porre le basi di una vita divina sulla Terra.

Informazioni:
www.unnuovomondoepossibile.it