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La Stazione Divino Amore rientra nel PUMS

Il Campidoglio ha inserito il progetto nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile

FALCOGNANA – L’approvazione del Pums (piano urbanistico di mobilità sostenibile) in Campidoglio ha portato un passo avanti nella lunga e complicata vicenda della Stazione Divino Amore in zona Falcognana. Un progetto sul quale si dibatte dal 2006 e che andrebbe a ricalcare un’infrastruttura che sull’area era presente fino agli anni Sessanta.

LA STAZIONE DIVINO AMORE

Già nel 2006 era stato stipulato un protocollo tra la Regione e RFI con un progetto di massima da 2 milioni di euro redatto nel 2010, ma le lentezze dell’iter hanno bloccato la realizzazione. Nel 2019 era stato poi comunicato un cronoprogramma secondo il quale RFI avrebbe prodotto uno studio di fattibilità per il primo semestre del 2020, in modo da aprire i cantieri non più tardi della metà del 2021 e concludere i lavori per la metà del 2022. Naturalmente una previsione disattesa, tanto che nel luglio 2021 da Fdi è arrivata un’interrogazione all’Assessore Regionale Alessandri che in quella sede chiarì che RFI ha sviluppato un documento finalizzato a valutare la fattibilità tecnica ed economica del progetto, individuando una soluzione ottimale per la Stazione Divino Amore a Falcognana, con un parcheggio di scambio posto a Sud della fermata. Inoltre anche il costo dell’intervento veniva modificato, infatti si iniziò a parlare di un costo complessivo di circa 7 milioni di euro. Purtroppo in quella sede si tornò sulla possibilità che la realizzazione della Stazione dovesse concorrere con altre due previsioni sulla FL7, una a Paglian Casale e l’altra a Statuario. Allora dalla Regione si puntò il dito contro il Campidoglio, indicando nell’Amministrazione Capitolina l’organo che avrebbe dovuto fare la scelta.

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L’INSERIMENTO NEL PUMS

Ora con l’approvazione di alcuni emendamenti al Pums (uno del centro sinistra e l’altro di Fdi), si riapre la strada verso l’edificazione di questa struttura, dato che il Comune sembra protendere per questa stazione. Uno degli emendamenti è stato firmato dai consiglieri Claudia Pappatà (Pd), Michela Cicculli e Alessandro Luparelli (Sinistra Civica Ecologista). La consigliera Pappatà ha salutato con favore l’approvazione di un emendamento “per inserire nel PUMS la realizzazione della fermata ferroviaria del Divino Amore. Si tratta di un’opera strategica per la mobilità di un intero quadrante periferico di Roma e rilevante anche in vista del Giubileo 2025”. Da Fdi il capogruppo alla Regione Lazio Fabrizio Ghera, il consigliere comunale Andrea De Priamo e il consigliere del municipio nove Massimiliano De Juliis, hanno commentato l’atto da loro presentato e approvato dall’Aula: “In questi anni non abbiamo mai mollato la nostra battaglia per l’apertura della stazione ferroviaria ‘Divino Amore’ e lo abbiamo fatto a tutti livelli istituzionali“. Gli esponenti di Fdi hanno dichiarato che con l’inserimento nel PUMS si è aggiunto un ulteriore tassello a questa vicenda: “Siamo nelle reali condizioni di dare una decisiva e immediata accelerazione alla realizzazione di questa importante infrastruttura anche in virtù del prossimo Giubileo e di fondi straordinari che stanno arrivando dall’Europa – e ancora – L’opera, attesa da vent’anni garantirebbe ai circa ventimila residenti dell’area di arrivare a Termini in quindici minuti e di attrarre anche un bacino d’utenza di tutto il quadrante incentivando l’uso del trasporto pubblico; oltre che rendere più appetibile, turisticamente, il ‘santuario dei romani’“.

Leonardo Mancini