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Laurentina: nuovo rinvio per il ritorno in strada dei filobus

Lo stop al servizio compie un anno: dall’assessorato parlano di un ritorno dei mezzi su strada probabilmente nelle prossime settimane

Tratto da Urlo n.190 maggio 2021

LAURENTINA – Questo mese lo stop del servizio dei filobus sul Corridoio della Mobilità di via Laurentina compie un anno. Era il maggio 2020 quando i mezzi furono bloccati e lasciati nel deposito di Tor Pagnotta in attesa di un nuovo contratto di manutenzione.

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GLI ANNUNCI E I RINVII

Da allora si sono susseguiti una serie di annunci sul ritorno in strada dei mezzi. Inizialmente si era parlato di uno stop breve, fino a giugno 2020, ma purtroppo l’estate era passata senza che alcun mezzo uscisse dal deposito. Con il mese di settembre (la nuova scadenza annunciata, forse anche in vista della necessità di incrementare il trasporto pubblico per far fronte alle regole della pandemia) si sperava di aver risolto, ma purtroppo il ritorno dei filobus era nuovamente slittato prima a novembre e poi a dicembre. Lo scorso febbraio, anche a fronte di alcuni atti presentati in consiglio municipale e davanti alle proteste dei cittadini, siamo tornati a chiedere conto del ritorno in strada di questi mezzi. La scadenza condivisa con noi di Urlo dall’assessorato locale alla Mobilità era quella di aprile. Nel corso del mese passato, con cadenza regolare dovuta al processo di manutenzione dei mezzi, questi sarebbero dunque dovuti tornare in servizio, dando così manforte al trasporto pubblico locale anche in vista del rientro a scuola. Purtroppo anche questa scadenza è saltata, con le stringenti, all’origine, regole del Corridoio della Mobilità, che non permettevano il transito di mezzi a motore, superate per allungare il percorso delle linee 073, 074 e 071, e fargli così raggiungere direttamente la Metro senza trasbordi.

LE NOTIZIE DA ROMA CAPITALE

Nell’anniversario dello stop al servizio abbiamo quindi chiesto conto di quanto si sta facendo per riportare i filobus in strada. Dall’Assessorato capitolino alla Mobilità ci è stato risposto che proprio in questi giorni si stanno completando tutti gli atti amministrativi per l’affidamento della manutenzione. “Ci sono poi tempi da rispettare legati anche al fatto che i tecnici specializzati vengono dall’estero e devono seguire il periodo di quarantena. È probabile quindi che i primi 10/15 mezzi vengano messi su strada tra alcune settimane. Obiettivo è far sì che possano entrare in servizio il prima possibile”. Il lavoro messo in campo dal Campidoglio riguarda “un nuovo contratto di manutenzione con le uniche aziende in grado di poterlo fare – la Skoda, ndr – Si tratta di una cosa molto delicata perché è stato necessario far sì che ogni dettaglio economico fosse congruente per evitare che il servizio possa essere nuovamente interrotto a causa di ricorsi di altre aziende”.

LE CRITICHE DAL TERRITORIO

Nelle scorse settimane, proprio sulla scorta delle proteste dei cittadini del Laurentino, il consigliere del Pd, Alessandro Lepidini, aveva lanciato un fittizio appello alla trasmissione “Chi l’ha visto?” per capire che fine avessero fatto i filobus: “Credo che in questo anno di fermo ci sia stato comunque un deperimento dei mezzi, batterie, ruote e motori. Siamo curiosi di conoscere i costi di questo stop”. Critiche a quanto realizzato dal Campidoglio arrivano anche dal presidente della Commissione municipale Mobilità, il consigliere di Liberare Roma (ex M5S) Paolo Barros: “Tra poco spegneremo le candeline del primo anno di stop, durante il quale non abbiamo visto alcun risultato. Una situazione grave perché con la pandemia gli spazi offerti dai filobus sarebbero serviti. Soprattutto dopo l’apertura del centro commerciale Maximo, che ha creato non pochi problemi alla mobilità del quadrante”. Non manca la preoccupazione per i mezzi fermi e il progressivo ritorno alla normalità: “Settembre è alle porte – conclude Lepidini – bisognerà capire quali siano le nuove regole sul distanziamento, ma in ogni caso senza questi mezzi non sarà facile”.

Leonardo Mancini