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Laurentino 38: progetti e iniziative per rilanciare vivibilità e socialità del quartiere

A maggio l’Ater ha iniziato i lavori di demolizione degli alloggi abusivi agli ex 5° e 6° ponte

Tratto da Urlo n.202 giugno 2022

LAURENTINO – All’inizio dello scorso mese di maggio sono partiti i lavori di demolizione degli alloggi abusivi dell’ex 5° e 6° ponte costruiti da oltre 30 anni nel complesso Ater del Laurentino 38. In quell’occasione l’assessore all’Urbanistica e alle Politiche abitative della Regione Lazio, Massimiliano Valeriani, ha dichiarato che la Regione sta promuovendo il più grande intervento di riqualificazione del Laurentino 38, che comprende la ristrutturazione del plesso di via Enrico Pea e, dal prossimo settembre, la pianificazione degli interventi per la riqualificazione anche dei ponti 4 e 8, proseguendo nel programma di ammodernamento delle periferie di Roma.

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I NUOVI ALLOGGI

“I primi fenomeni di abusivismo nella zona risalgono agli anni ’80 – ha osservato il capogruppo del Pd nel IX Municipio, Manuel Gagliardi – ma non tutte le famiglie hanno i requisiti per rientrare nella sanatoria e andare ad abitare in uno dei nuovi 56 appartamenti che verranno ristrutturati – 28 per ognuno dei due ponti, ndr – Ci stiamo coordinando con l’assessore regionale Valeriani, la Presidente Di Salvo, l’Ater e il nostro servizio sociale affinché venga applicato il modello usato per lo stabile di via del Caravaggio a Tor Marancia, in cui il dialogo tra le istituzioni ha permesso di gestire la fase transitoria trovando alloggi sostitutivi. Sono circa 20 i nuclei familiari rimasti senza casa al Laurentino 38 e tutti verranno ospitati in alloggi messi a disposizione da Ater anche in quartieri vicini come Spinaceto e Magliana”. Per dare una sistemazione agli anziani si pensa ad alloggi in cohousing (modello con forte integrazione sociale e collaborazione nei lavori domestici, già sperimentato in altre realtà), mentre per giovani famiglie disagiate la soluzione può essere nell’edilizia residenziale pubblica.

GLI INTERVENTI SUL QUADRANTE

Intanto il IX Municipio prosegue con altre iniziative di riqualificazione, ha detto la presidente Titti Di Salvo: “Grazie ad un accordo con Roma Natura, abbiamo ristrutturato il Casale della Massima a via Alfonso Gatto, dotandolo di una sala conferenze, che ha già cominciato ad ospitare incontri e dibattiti, e una sala matrimoni, che sarà operativa a breve”. Inoltre, qui verranno trasferiti anche gli uffici dello stato civile “che potranno lavorare in un ambiente più adeguato”. Più c’è disagio sociale, più è necessario diffondere istruzione e cultura e per questo il Municipio sta investendo per ricreare socialità: “Abbiamo rimesso a bando l’ex scuola materna del Biancospino in via Tomaso Sillani – ha proseguito Di Salvo – che al momento ospita progetti di sostegno psicologico-educativi, e abbiamo chiesto flessibilità al Campidoglio perché non è facile raggiungere il numero minimo di alunni, visto che è una zona con età media elevata e c’è il rischio di avere poche iscrizioni”. A maggio la giunta Di Salvo ha approvato anche una delibera per sbloccare fondi regionali per i Piani Di Recupero Urbano (PRU), già stanziati grazie alla Legge 493 del ‘93 e non utilizzati, mentre prosegue il tentativo di rivitalizzare il quartiere con il progetto dell’hub creativo all’ex scuola Lipparini con video point wifi e spazi espositivi per giovani artisti locali e con altri eventi.

DALL’OPPOSIZIONE

Intanto anche le forze di opposizione hanno posto la loro attenzione sul quadrante del Laurentino: “Nella nostra veste di opposizione – ha detto la capogruppo della lista Virginia Raggi nel IX Municipio, Carla Canale – svolgiamo un ruolo di presidio della legalità: in particolare a via F. T. Marinetti stiamo dando supporto al bar che ha subito minacce e, grazie a segnalazioni di utenti, abbiamo avvisato la polizia municipale dell’esistenza di un’area verde recintata abusivamente sempre di via Marinetti, in cui avevano luogo attività illecite. Inoltre stiamo sponsorizzando progetti di legalità negli istituti scolastici grazie ad un accordo tra il MIUR e l’Ordine degli Avvocati di Roma”.

Andrea Ugolini