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Laurentino. Santoro (Pd): Alemanno ‘Artificiere’ del Comune. Cuoci (PdL): Pd smemorato; Municipio e Campidoglio al lavoro per riqualificazione del quadrante

ponti

“Con questa ossessione di voler demolire le periferie, Alemanno sta assumendo più il ruolo di ‘artificiere’ del Comune di Roma che di Sindaco”. E’ quanto dichiara Andrea Santoro, Consigliere PD ed ex Assessore all’Urbanistica del Municipio XII.

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“L’idea del Sindaco Alemanno che per combattere il degrado delle periferie di Roma si debba per forza demolire è singolare e mostra tutta la  sua incapacità nel governare questa città. Il degrado del Laurentino -continua Santoro- non nasce solo dall’architettura del quartiere: questa amministrazione comunale in due anni non ha realizzato nessun nuovo investimento, nessuna iniziativa per la promozione sociale, per il recupero, per il sostegno ai commercianti. Così si combatte il degrado di una periferia, non vendendo il fumo alzato da demolizioni fantasiose.

“Alemanno – conclude Santoro- lasci stare la sua passione pirotecnica e torni a fare il Sindaco sostenendo i progetti di sviluppo e socializzazione proposti dal Municipio XII e dalle realtà associative del quartiere”.


“Affermare, come ha fatto il consigliere Santoro, che il Comune di Roma non abbia fatto nulla in due anni per riqualificare il quadrante del Laurentino-Fonte Ostiense, dimenticandosi inoltre di sostenere i progetti del Municipio e dell’associazionismo territoriale, è assolutamente falso oltre che pretestuoso e demagogico”. È quanto dichiara in una nota il Vicepresidente del Municipio Roma XII Eur con delega all’Urbanistica, Maurizio Cuoci. “Ricordo allo smemorato collega del Pd – spiega Cuoci – che proprio recentemente il sindaco Alemanno, l’assessore ai Lavori Pubblici, Fabrizio Ghera, il presidente della Commissione Ambiente De Priamo e il presidente del Municipio XII, Pasquale Calzetta, hanno presentato il progetto di riqualificazione dell’intero quartiere, volto a interrompere l’isolamento del Laurentino dal resto della città e a migliorare la dotazione di servizi e opere di interesse pubblico. Un progetto di straordinaria importanza: dagli interventi sulla mobilità alla costruzione del nuovo centro culturale “Elsa Morante” – che conterrà un’emeroteca, una mediateca e un teatro di 220 posti – passando per la riqualificazione dell’anello viario Laurentino (Via Silone, Via Marinetti, Via Sapori) che comprende la realizzazione di un ampio boulevard pedonale, nonché la costruzione della Casa del Ciclismo e della nuova sede del Municipio XII”.
“Alemanno – ribatte Santoro- lasci stare la sua passione pirotecnica e torni a fare il Sindaco sostenendo i progetti di sviluppo e socializzazione proposti dal Municipio XII e dalle realtà associative del quartiere”.


Per Cuoci non meno importante, bensì “strategico per il futuro del quartiere è il proseguimento del progetto di demolizione dei ponti più degradati di Via Silone, il quinto e il sesto, su cui il Municipio sta lavorando insieme all’Amministrazione comunale e alla Regione Lazio per cancellare dal territorio uno dei simboli più evidenti del degrado sociale e ambientale causato dalle suggestioni collettiviste e massificanti del passato, realizzando al suo posto alloggi in housing sociale per giovani coppie e anziani”.


“Il bravo collega Santoro –afferma Paolo Pollak, consigliere PdL Municipio XII- ricorda bene i progetti di sviluppo e socializzazione proposti dal Municipio: farebbe altrettanto bene a ricordare che tutte le iniziative nate per il riscatto e che hanno cambiato il volto del quartiere del Laurentino, compresi i progetti di cui parla, sono idee nate e proposte dal governo 2001-2006 di centro destra del Municipio XII, durante la cui consiliatura il centro sinistra, rappresentato anche dal consigliere Santoro, si contraddistinse per il voto contrario all’abbattimento degli ultimi tre ponti fatiscenti di Via Marinetti. Piuttosto che affrontare la questione abbattimento e ricostruzione come uno scontro ideologico, Santoro e tutto il centro sinistra mettano in campo lo stesso coraggio avuto nel cambiare la propria idea quando erano tutti in prima fila a festeggiare l’abbattimento degli ultimi ponti voluto e deciso dal centro destra”, conclude Pollak.