Alla presenza dell’Assessore Marchi scontro frontale tra i Cdq di Trigoria e dell’Eur
Centosessantasette milioni di euro. Questa la cifra prevista per il primo progetto che avrebbe dovuto ridisegnare la mobilità del quadrante più vasto di Roma Sud, e che ora rimane sospesa in vista di una decisione da prendere prima della fine di ottobre, termine ultimo per le fidejussioni delle ditte appaltatrici.
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Molte anche le Associazioni ambientaliste e i presidenti dei Comitati di quartiere interessati, in particolare Eur, Giuliano Dalmata, Tor dè Cenci, Trigoria.
E proprio tra questi è esploso un forte conflitto di interessi intorno a quella che è l’opera centrale del progetto, il filobus che dovrebbe congiungere la periferia di Trigoria alla metro Laurentina.
Un malcontento che si è palesato durante le relazioni via via susseguitesi di Marchi, appunto, poi del Presidente del Municipio, Calzetta, e infine con la risposta del Capogruppo municipale PD, Augusto Culasso.
C’è stato poi l’intervento dei cittadini: di alcuni "tecnici", ingegneri e architetti, di Presidenti dei Comitati di Quartiere, giornalisti e ambientalisti. Posizioni diversissime che mettono in relativa difficoltà l’Assessore alla Mobilità: sostanzialmente, eccezion fatta per l’accorato appello di Menichelli, Presidente del CdQ di Trigoria -che ha insistito sulla riqualificazione del territorio- nessuno vuole il filobus.
Le alternative proposte sono gli autobus ecologici con corsie preferenziali o i treni leggeri, dello stesso tipo di quelli che dalla Magliana portano ad Ostia.
Ma il tempo stringe e si corre il serio rischio di arrivare a fine ottobre con un nulla di fatto in una porzione di Roma da tempo congestionata fortemente dal traffico.
Il raddoppio della via Laurentina è da tutti, e qui c’è unanimità di consensi, considerato solo una parte del lavoro da svolgere per rendere più vivibile la periferia urbana.
Simone Lettieri