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Per i comitati il termovalorizzatore “ammazza” l’economia circolare

Dal Comitato No Inceneritore a Santa Palomba arriva la replica dopo l’incontro tra Gualtieri e il Commissario Europeo per l’Ambiente

MUNICIPIO IX – Dopo l’incontro di ieri tra il Commissario Europeo per l’Ambiente, Virginijus Sinkevicius, il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca e il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, non sono mancate le polemiche nei confronti della posizione assunta sulla realizzazione del termovalorizzatore a Santa Palomba nel territorio del Municipio IX.

L’INCONTRO CON IL COMMISSARIO EUROPEO

Dopo aver parlato di Malagrotta e della procedura di violazione attivata dalla Commissione, Virginijus Sinkevicius ha concentrato l’attenzione sul Piano Rifiuti del Sindaco Gualtieri per la Capitale. Il Commissario ha sottolineato di sostenerlo e di reputarlo ambizioso, mentre sul tema del termovalorizzatore ha sostenuto che la Commissione non si è opposta perché molte città europee utilizzano questi impianti. Ha però richiamato la necessità di valutare i bisogni e le dimensioni di questa struttura, così da non inficiare il raggiungimento di un’economia circolare e quindi dell’aumento della differenziata. Immediato l’intervento del primo cittadino che ha dichiarato: “Ho illustrato al Commissario l’articolato Piano Rifiuti di Roma che ne prevede la riduzione, l’aumento del riuso e del riciclo dei rifiuti e, per la quota indifferenziata, il recupero energetico con il nuovo termovalorizzatore, con l’obiettivo “discarica zero” a Roma. Mi ha fatto piacere ricevere il suo pieno sostegno pubblico”.

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LA REPLICA DEL COMITATO

Naturalmente a fronte di queste posizioni non poteva mancare la replica delle realtà organizzate che si battono contro questo impianto e che aspettano il 5 luglio prossimo per far valere le loro ragioni davanti i Giudici amministrativi del TAR del Lazio. In particolare è il Comitato No Inceneritore a Santa Palomba ha diffondere una nota in cui esprime la sua posizione: “Ammazzare l’economia circolare è esattamente l’esito delle decisioni prese dal Gualtieri con la realizzazione del mega Inceneritore di Santa Palomba – spiegano gli attivisti – E il sostegno espresso dal Commissario europeo appare più conseguenza del galateo istituzionale piuttosto che frutto di autentica convinzione. Non ci è sfuggito, infatti, come il Commissario europeo abbia sottolineato l’importanza della valutazione dei bisogni e della capacità e quindi delle dimensioni del termovalorizzatore, che non possono essere tali da uccidere lo sforzo per raggiungere l’economia circolare. E infine il tanto decantato ‘utilizzo zero delle discariche’ è un falso evidente essendo noto che l’inceneritore porta con sé la discarica per rifiuti pericolosi necessaria allo smaltimento delle ceneri leggere, rifiuto classificato come pericoloso. Noi – concludono dal Comitato – non ci caschiamo, come siamo convinti che non ci cadrà neppure l’Europa malgrado la solita narrazione salvifica di Gualtieri e Co”.

IL TERMOVALORIZZATORE DI SANTA PALOMBA

L’impianto, lo ricordiamo, è stato voluto dal primo cittadino nelle vesti di commissario straordinario per il Giubileo 2025 e dovrebbe servire a smaltire circa 600mila tonnellate di rifiuti l’anno. L’iter per la realizzazione del termovalorizzatore sta andando avanti nonostante le proteste di molti cittadini della zona e delle realtà organizzate dei comuni limitrofi. L’avvio dell’impianto sarebbe previsto per il 2026, sempre che l’iter immaginato dal Campidoglio proceda senza intoppi.

LeMa