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ROMA DA SCRIVERE: IL CONCORSO LETTERARIO DEL MUNICIPIO XII RACCONTA LA CAPITALE

La terza edizione dell’ appuntamento rivolto ai cittadini che sentono il bisogno di raccontare il proprio rapporto con il contesto urbano, con uno sguardo rivolto anche all’interculturalità.
In un momento in cui la difficoltà a riconoscersi nel proprio territorio e a rintracciare origini comuni si fa sempre più diffusa, il concorso letterario “Roma da scrivere” indetto dal XII Municipio suona come una provocazione e un opportunità per recuperare un contatto con la realtà quotidiana in cui si vive.

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Attraverso la forma del racconto breve si chiede di indagare o semplicemente di condividere il legame con la città, con le forze che si agitano a tutti i livelli e coinvolgono l’intero tessuto urbano, cioè le occasioni che stimolano un rapporto attivo di tutti: la politica, l’ambiente, l’integrazione, la cultura e tutto ciò che si distingue come profondamente romano. Tutte le informazioni sono consultabili sul sito istituzionale del Comune di Roma, dove si trovano la locandina e il bando del concorso. Per i primi tre classificati sono previsti premi in denaro che vanno dai cinquecento ai trecento euro. A collaborare con la municipalità per la realizzazione del concorso è la casa editrice Edilizio, che si occuperà di raccogliere e pubblicare in un’antologia tutti i racconti migliori, corredati di tavole realizzate dai disegnatori della Scuola romana dei fumetti, che allestiranno una mostra temporanea in occasione della cerimonia di premiazione, prevista per il 22 novembre alle 11 presso il Museo Nazionale Preistorico Etnografico “L. Pigorini”. Come ulteriore testimonianza del rapporto sinergico di tutte le potenzialità artistiche che caratterizzano la realtà locale, le compagnie teatrali Cassandra e Opera decima metteranno in scena due racconti selezionati dalla giuria. E un segnale di apertura arriva anche dal premio speciale istituito per il racconto che affronterà meglio la tematica dell’intercultura, un’implicazione oggi troppe volte attaccata o ignorata ma che rappresenta un punto fermo per una città che voglia dirsi “grande” e un imprescindibile termine di confronto. A riprova delle motivazioni che hanno mosso l’iniziativa c’è la gratuità della partecipazione al concorso, che non prevede alcuna spesa per gli aspiranti “cantori” di Roma. Un’opportunità che viene offerta a tutti e che punta sulla rilevanza dei pareri dei cittadini, il loro comune e particolare sentire, le idee o solo la percezione della città, la voglia di vivere e far vivere Roma, attraverso le infinite possibilità offerte dalla scrittura.

Stefano Cangiano
Urloweb.com