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‘Salviamo i pini’ del quartiere Giuliano Dalmata

Tratto da Urlo n.189 aprile 2021

GIULIANO DALMATA – I pini del quartiere sono infestati dalla cocciniglia e rischiano di morire se non si interviene subito. Così i cittadini dell’Associazione Gentes, vista l’assenza del Campidoglio, hanno deciso di fare da soli, affidandosi ad una ditta privata e lanciando una raccolta fondi. “Siamo riusciti ad ottenere il nullaosta in tempi brevi – spiega il Presidente dell’Associazione, Giorgio Marsan – poi abbiamo lanciato una raccolta fondi tra i cittadini e siamo rimasti sbalorditi”.

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La cifra da mettere insieme non era altissima (circa 3.000 euro per l’intervento), “ma mai ci saremmo aspettati di raggiungerla in una settimana e di arrivare poco dopo a superare i 5.000 euro di donazioni – seguita Marsan – A quel punto abbiamo dovuto bloccare la possibilità di donare, ma ci siamo assicurati l’intervento contro la cocciniglia anche per il 2022”.

La risposta all’appello per salvare i pini del quartiere è stata impressionante e non ha coinvolto solo i residenti: “La prima donazione – raccontano dall’Associazione – è arrivata da Varese, da un ex abitante della zona, un’altra dall’Irlanda. Abbiamo poi raccolto una donazione in busta chiusa con una foto della donatrice da bambina negli anni ’50 vicino ad uno dei pini del quartiere”.

L’intervento, che si sta svolgendo in questi giorni e si concluderà entro aprile, si concentra su 36 pini in piazza Giuliani e Dalmati, via Oscar Sinigallia e via Cippico. Si tratta di alberature storiche piantate nel 1938 per abbellire il villaggio operaio per la costruzione dell’EUR. L’Associazione Gentes ha anche intenzione di venire in soccorso del Liceo Aristotele, intervenendo sulle alberature al suo interno, per poi coordinare i condomini per le piante in area privata.

Naturalmente l’operazione che i cittadini hanno organizzato (e pagato) non è risolutiva, soprattutto se non si allarga a tutto il territorio. “Speriamo che il Comune intervenga altrove per evitare che i nostri tentativi siano vani – seguitano i cittadini – oppure che altri quartieri seguano la stessa strada”.

LeMa