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Spinaceto: sigilli al Centro Sociale Auro e Marco

auroemarco

Dopo il sequestro prosegue la mobilitazione degli attivisti

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IL SEQUESTRO – Sigilli questa mattina attorno alle 10 per l’aula studio del centro sociale Auro e Marco in via dei Caduti della Liberazione nel quartiere di Spinaceto. Il Centro è attivo dal 28 marzo del 1992, con una continua e fattiva presenza sul quadrante. Ad effettuare l’operazione, su indicazione del Dipartimento Capitolino al patrimonio, sono stati gli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale. I Vigili, dopo aver allontanato i presenti, hanno posto i sigilli e sequestrato la struttura. Sequestrati anche i computer e il materiale presente nell’aula studio. La notizia è stata confermata e commentata dalla pagina Facebook del centro sociale, rimbalzando su Twitter con l’hashtag #auroemarco e #romanonsivende. Mentre prosegue il presidio è stato anche lanciato l’appuntamento per un corteo oggi alle 16.00.

L’IMPEGNO SUL TERRITORIO – Tra i primi a commentare lo sgombero il Presidente del Municipio IX, Andrea Santoro: “Il Dipartimento capitolino al patrimonio ha fatto sgomberare questa mattina i locali comunali a Largo Cannella gestiti dal Centro Sociale Auro e Marco, che per 23 anni ha garantito decoro, socialità e dignità in una zona come quella di Spinaceto dove mancano centri di aggregazione sociale e culturale – ha detto il minisindaco – Riteniamo l’esperienza del Csoa Auro e Marco importantissima poiché in un quadro di mala gestione del patrimonio comunale i giovani attivisti hanno saputo impegnarsi per la collettività, gestendo aule studio pubbliche, una scuola popolare, attivando un progetto di contrasto alla dispersione scolastica, diverse attività di sostegno allo studio dei più piccoli, laboratori di scrittura e di lettura e tenuto conto della volontà, più volte ribadita dagli attivisti, di voler regolarizzare la loro posizione con il Dipartimento Patrimonio”.

LA CONDANNA – A fronte dell’impegno sul territorio, nonché della volontà di regolarizzare la posizione dei locali, più volte formalizzata dagli attivisti, il Presidente Santoro condanna il gesto: “È gravissimo che il Campidoglio metta i sigilli alle aule di studio, punto di incontro per i bambini e i ragazzi. Si mandino via quelli con redditi alti e che per anni hanno usufruito di case in centro pagando affitti ridicoli ma non si tocchino i pochi spazi che in periferia fanno quello che le istituzioni non riescono a fare – seguita – Una buona amministrazione deve garantire anzitutto quelle esperienze che hanno avviato circuiti positivi, partecipazione virtuosa e stimolato iniziative di carattere sociale e culturale”.

UN PASSO INDIETRO – Il presidente si unisce alle richieste di un dietrofront indirizzate a palazzo Senatorio: “Chiedo, dunque, al Campidoglio di individuare le migliori soluzioni per riaprire immediatamente l’aula studio a Largo Cannella in un quadro che offra tutte le necessarie garanzie di trasparenza, valorizzando al contempo questa virtuosa esperienza che rappresenta orami un punto di riferimento per tutto il quartiere”.

LeMa