Tratto da Urlo n.192 luglio 2021
FALCOGNANA – Quello della Stazione Divino Amore è un progetto sul quale, tra accelerazioni e rallentamenti, si dibatte dal 2006. Si tratta di una infrastruttura fortemente attesa dai cittadini della zona e da molti dei pendolari che ogni giorno si mettono in coda su via Ardeatina per entrare a Roma. Tra l’altro una stazione in questo punto c’è stata fino agli anni Sessanta, quando venne smantellata. Nel 2006 però si è tornati a parlare di ricostruzione con un Protocollo stipulato tra Regione e RFI.
UN QUADRANTE IN ATTESA
Purtroppo l’iter da diverso tempo sembra essersi fermato. A denunciarlo sono Fabrizio Ghera, Capogruppo di Fdi alla Regione Lazio, Andrea de Priamo, capogruppo al Comune di Roma, Massimiliano De Julis, consigliere in IX Municipio. Gli esponenti di Fdi richiamano una mozione presentata e votata in Regione Lazio, proprio per chiedere di accelerare i tempi di questo progetto: “La mozione è di tre anni fa, la discussione in Consiglio Regionale c’è stata due anni fa, ma sui tempi di realizzazione della stazione Divino Amore in località Falcognana la Regione ancora non si pronuncia”. Gli esponenti di Fdi sono quindi tornati a chiedere conto dell’iter con una interrogazione per sollecitare l’assessore regionale alla Mobilità “ad attivarsi, affinché non ci siano ulteriori ritardi per la stipula delle intese tra RFI, che gestisce l’infrastruttura, e la Regione, a cui compete il servizio, per consentire la realizzazione della stazione”.
LA RISPOSTA DELLA REGIONE
La replica dell’Assessore Mauro Alessandri all’interrogazione di Fdi ha fatto chiarezza su alcuni aspetti di questa vicenda. In particolare è stato chiarito che RFI (Rete Ferroviaria Italiana) ha sviluppato un documento finalizzato a valutare la fattibilità tecnica ed economica di questo progetto, individuando una soluzione ottimale per la Stazione Divino Amore a Falcognana, “con un parcheggio di scambio posto a sud della fermata”, ha spiegato Alessandri. Novità anche sul fronte economico, in quanto lo studio di RFI, “dai primi approfondimenti prevede un costo complessivo di circa 7 milioni di euro”, ha ricordato l’Assessore. In passato il costo di questo intervento era stato individuato in circa 2 milioni di euro (progetto di massima 2010). Ma poi si è tornati poi sulla possibilità che questa fermata dalla FL7 potesse “concorrere” con altre due idee progettuali, Paglian Casale e Statuario. In effetti tra queste soltanto la seconda sembrerebbe avere delle chance, anche se la realizzazione di due stazioni comporterebbe “effettuare fermate con una cadenza iniziale esclusivamente oraria – ha detto Alessandri – alternando quindi la sosta tra Divino Amore e Statuario”.
I BENEFICI
Realizzare questa struttura garantirebbe a circa 20mila residenti della zona di arrivare a Termini rapidamente (circa 15 minuti), “alleggerendo il traffico veicolare di quel quadrante metropolitano – concludono da Fdi – incentivando l’uso del trasporto pubblico su ferro, meno inquinante, e rappresentando un importante collegamento per il santuario del Divino Amore anche in vista del Giubileo 2025”. Un commento su questa vicenda arriva anche dal consigliere del Pd, Alessandro Lepidini, che pur prendendo atto delle novità e “auspicando un’accelerazione sul progetto, non posso fare a meno di guardarmi attorno e vedere l’assoluta mancanza di progettualità del M5S su tutti i quadranti del Municipio, dal Corridoio della Mobilità di via Laurentina senza filobus, alle linee periferiche che non arrivano alle fermate della metro, fino all’aver perso l’occasione di inserire un prolungamento della Metro B fino a Spinaceto. Purtroppo – conclude – è mancata la volontà di migliorare la mobilità dei nostri quadranti”.
Andrea Calandra