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Stazione Divino Amore: nuove ipotesi allo studio

Tratto da Urlo n.233 aprile 2025

DIVINO AMORE – Un nuovo incontro in Regione Lazio riporta l’attenzione sul progetto di una nuova fermata della linea Roma-Formia-Napoli in zona Divino Amore/Falcognana. Le ultime informazioni su questo intervento risalivano al 30 aprile del 2024, da un incontro tecnico a Palazzo Chigi con RFI (Rete Ferroviaria Italiana) promosso dopo aver visto sfumare la possibilità di utilizzare dei fondi Giubilari per finanziare, perlomeno in parte, quest’opera.

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Naturalmente la costruzione della stazione aiuterebbe a decongestionare (almeno in parte) il traffico dei pendolari di via Ardeatina, così nel 2024 si era arrivati ad un nuovo impegno da parte di RFI a valutare la possibilità di procedere autonomamente allo stanziamento dei fondi e quindi alla realizzazione.

Un nuovo incontro in tal senso si è tenuto il 27 marzo scorso in Regione Lazio, così come spiegato in una nota dal Senatore di FdI Andrea De Priamo e dal Consigliere di FdI in Municipio IX Massimiliano De Juliis: “La stazione di Divino Amore rappresenta un’infrastruttura molto importante, attesa da troppi anni dai cittadini. Come rappresentanti di Fratelli d’Italia proseguiremo il nostro lavoro di supporto a tutte le iniziative finalizzate alla realizzazione di quest’opera e al miglioramento della qualità di tutti quei servizi di cui il quadrante ha bisogno, in particolare dal punto di vista della mobilità”.

Ad aprile 2024 si era parlato di un progetto (rispetto ad una vecchia ipotesi degli scorsi anni) spostato di circa 500 metri in direzione Roma, più vicino a dove era proprio la vecchia stazione poi dismessa. Una localizzazione ad altezza strada, per la quale occorrerebbe costruire un nuovo sottopasso, facendo salire considerevolmente la spesa. Quindi i fondi stimati, che si aggiravano attorno ai 15milioni di euro, non possono essere considerati al momento una cifra certa e definitiva. Nel corso di questo ultimo incontro però, ha spiegato De Juliis, sarebbero state condivise diverse ipotesi progettuali, una in particolare (che avvicinerebbe la stazione all’abitato di Falcognana) potrebbe addirittura ridurre le tempistiche autorizzative e di intervento, oltre che portare al territorio una stazione a costi più contenuti.

Naturalmente uno dei nodi centrali dell’intervento resta l’intermodalità, la possibilità cioè di creare un parcheggio di scambio utile per i pendolari che potrebbero lasciare l’auto e raggiungere il centro città con il treno.

Leonardo Mancini