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Sveva Belviso: “Vogliamo coniugare legalità e solidarietà a Roma”

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In questo pomeriggio l’Eur Spa, nella Sala Quaroni, ha organizzato una conferenza stampa alla presenza dell’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Roma Sveva Belviso.
Molti i temi trattati, concernenti  la sua sfera di competenza. Si è parlato del progetto “Pronto Nonno”, un call center h24 completamente dedicato agli anziani, nato nell’estate (quando gli over 65 vengono lasciati soli e spesso hanno esigenza di essere aiutati). Chiamando il numero verde 800.147.741, attivo tutto l’anno, gli utenti potranno avere delle informazioni sia a carattere ludico-ricreativo, sia di integrazione socio-sanitaria.

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Duemila operatori della Protezione Civile, infatti, assistono l’anziano quando ha bisogno di essere accompagnato al pronto soccorso (si sono verificati in questa estate molti casi di disidratazione). Inoltre massima assistenza viene data per la parte burocratica relativa alla messa in regola delle badanti, operazioni telematiche per cui l’anziano si trova in difficoltà.
Altra iniziativa a difesa delle esigenze del cittadino, e in questo caso a sostegno della maternità, è la “Carta Bimbo”, una tessera gratuita consegnata alle mamme al momento della nascita del figlio, che consente di usufruire di sconti fino al 30% in farmacie convenzionate e di essere coperte da una polizza sanitaria che provvede a fornire medicinali a domicilio, ginecologo e pediatra o a sostenere il trasporto all’estero del bimbo, nel caso dovesse necessitare di operazioni o cure in altri paesi.
Ma forse la parte più importante è stata l’ultima, in cui si è parlato dello scottante tema del “Piano nomadi”. Il punto fondante è la riduzione a tredici villaggi autorizzati a fronte degli oltre cento siti nomadi attuali (di cui la maggior parte abusivi, alcuni “tollerati” e 7 autorizzati, che però non hanno acqua potabile o elettricità a norma). In più Roma potrà ospitare complessivamente non oltre i 6000 nomadi, a fronte di 7100 unità presenti sul territorio. Le 1100 persone eccedenti, infatti, potranno decidere di andarsene autonomamente, oppure verranno accompagnate nelle province romane. “Abbiamo deciso di conciliare la legalità con la solidarietà, permettendo a queste persone di vivere dignitosamente, ma con un’operazione di messa in sicurezza, grazie a un’iniziale ricognizione delle Forze dell’Ordine e una successiva sorveglianza da parte dei Vigili urbani –  dichiara la Belviso – Stiamo cercando di ridisegnare una carta che non prevedeva nessuna politica per la risoluzione del problema, cercando di migliorare la situazione”. L’obiettivo è insegnare un lavoro ai rom, in modo da poterli integrare nella società. Ogni campo non supererà le 600-650 unità e avranno presidi di sicurezza e attrezzature adatte a una vita dignitosa degli ospiti, che permetterà anche di contenere il fenomeno degli insediamenti abusivi. Verranno chiusi così i 9 campi tollerati, oltre a quelli di Naide e Dameta già sgomberati a luglio. I primi tre campi interessati dall’intervento saranno Casilino 900, Tor de’ Cenci e La Martora, con una riduzione del 50% delle presenze. Verranno chiusi oltre 80 insediamenti abusivi, verranno ristrutturati i villaggi autorizzati (5 già hanno i cantieri aperti e saranno pronti tra ottobre e novembre) e la popolazione nomade verrà ricollocata nelle nuove aree e nelle sette già autorizzate, che verranno ampliate. Infine verrà consegnato un Documento di Autorizzazione allo Stazionamento Temporaneo (DAST) ai nomadi in possesso dei requisiti previsti dal Regolamento e verranno completate le operazioni di censimento effettuate dalle Forze dell’Ordine. “Vogliamo riportare ordine, inserire delle regole precise e ridare la dignità a queste persone – e conclude l’Assessore – I campi interessati verranno sgomberati e chiusi nel primo semestre del 2010”.

Serena Savelli
Urloweb.com