
Tratto da Urlo n.225 luglio 2024
FERRATELLA – In Municipio IX si è tornati a parlare dei progetti per i senza dimora sull’ex scuola di via Comisso in una riunione pubblica e in una seduta tematica del Consiglio Municipale del 4 luglio. In quell’occasione si è votato un ordine del giorno per un tavolo di co-progettazione degli spazi da destinare al quartiere. Purtroppo c’è da rilevare il contrasto tra il Municipio IX (e quindi il Comune), che preme per la realizzazione del progetto, e una parte del quartiere (compreso il nuovo CdQ) che vorrebbe invece una diversa destinazione per l’edificio.
IL PROGETTO E I TEMPI
Il progetto preliminare è stato redatto da uno studio esterno secondo le indicazioni del Dipartimento. A monte degli interventi verrà ripristinata l’impermeabilizzazione dell’intero tetto (non solo della parte riguardante gli interventi del PNRR). L’iniziativa, finanziata con 1,4 milioni del PNRR appunto, vede due progetti che occuperanno parte della struttura (circa un terzo dell’edificio). Al piano terra la cosiddetta stazione di posta con ingresso indipendente dal resto, dove troveranno posto 12 posti letto emergenziali, uffici per il segretariato sociale, un refettorio, cucina, bagni e zona lavanderia. Al primo piano 10 mini-appartamenti in turnover per persone in situazioni di fragilità abitativa, un progetto chiamato Housing First.
LE NOVITÀ
La Presidente del Municipio IX, Titti Di Salvo, ha aperto il Consiglio con alcune novità. In primis un atto di Giunta che affida al vicino Liceo Aristotele un totale di 6 aule, proprio quante richieste dal Dirigente. Inoltre la stessa Di Salvo ha confermato la volontà di premere perchè nel prossimo bilancio triennale del Comune vengano inserite risorse per ristrutturare la parte dell’immobile non coinvolta nei lavori, per dare continuità agli interventi e preparare gli spazi per il quartiere.
LE POSIZIONI DEI CITTADINI
Diverse le questioni (definite non ideologiche) sollevate dal CdQ, a partire dalla sicurezza dei residenti, sottolineando l’assenza di un presidio fisso di PS, fino alla richiesta che l’intero edificio sia utilizzato per attività culturali d’interesse dei cittadini, oltre a mantenere la sua vocazione come scuola. Oltre al dubbio circa la legittimità stessa di questo progetto a livello amministrativo, dal CdQ si teme una svalutazione degli immobili, sottolineando anche che (come hanno tenuto a ricordare) gli amministratori pubblici potrebbero essere chiamati a rispondere dei danni economici. Infine dal CdQ sottolineano che supporteranno tutte le iniziative di protesta democratica ed in sede legale che gli abitanti della Ferratella intenderanno mettere in atto. Quindi a Ferratella ci si prepara alla battaglia, mentre il ricorso di alcuni cittadini al Tar del Lazio, che non era stato ammesso per alcuni vizi di forma, passerà al giudizio del Consiglio di Stato, dato che la sentenza è stata impugnata. Di rimando è tornata forte la posizione degli studenti del Liceo Aristotele che, dopo essere stati presenti a tutti gli appuntamenti, si sono detti entusiasti del progetto varato dall’Amministrazione e hanno chiesto al fronte dei contrari di non strumentalizzare la loro posizione.
I PROSSIMI PASSI
Al netto di quali saranno le azioni portate avanti dal fronte dei contrari, al momento in cui scriviamo è stata bandita la gara per l’appalto integrato e quando questa verrà assegnata (sarebbero circa 70 le imprese che si sono presentate) serviranno dai 180 ai 240 giorni per completare i lavori. Allo stesso tempo il documento votato trasversalmente in Consiglio municipale (19 voti favorevole e la sola astensione della Lega, che aveva presentato un suo atto contrario al progetto) apre la possibilità di co-progettare un’ampia porzione dell’edificio per funzioni e attività legate al quartiere. Inoltre viene chiesto un maggiore coordinamento con le forze dell’ordine, l’implementazione dell’illuminazione e una relazione semestrale per il Municipio da parte di chi gestirà il centro.
Leonardo Mancini