Bastano otto giorni per far sorgere un nuovo insediamento abusivo sull’area di Marconi appena bonificata
L’INTERVENTO DELL’8 FEBBRAIO – L’otto febbraio scorso abbiamo dato notizia di un intervento di sgombero, svolto dagli uomini della Polizia Locale di Roma Capitale, delll’insediamento abusivo sorto su viale Marconi in prossimità della Metro. Durante questa operazione sono state rimosse ben dodici strutture di fortuna e una notevole quantità di rifiuti. Inoltre la Sala Operativa Sociale ha proceduto a dare assistenza a dieci persone, tutte di nazionalità romena.
TUTTO COME PRIMA – Oggi, ad otto giorni da quell’intervento, la situazione sembra essere tornata quella di sempre. A denunciare questo stato di cose è il Comitato di Quartiere L’Ostiense e l’Associazione “Eur-Montagnola Terra di Confine”. “Da giorni abbiamo verificato con un sopralluogo che il campo abusivo sgomberato i primi di febbraio e tornato in condizioni pessime, è nuovamente occupato”.
IL DEGRADO DELL’AREA – A spiegare la situazione è il presidente del CdQ Claudio De Santis: “Non è stata fatta nessuna recinzione e nonostante ci sia un utilizzo illegale dell’area siamo al punto di inizio. Considerando anche la vicina piazza del Lavoro, dove oggi sorgono ancora con diverse baracche, la zona subisce fortemente questo degrado, contro il quale chiaramente faremo la nostra parte”.
L’ESPOSTO – Il Cdq L’Ostiense e L’Associazione Terra di Confine stanno elaborando un dettagliato esposto che verrà consegnato alla Procura della Repubblica di Roma. ”Inutile dire – concludono – che se l’area viene bonificata deve essere messa in sicurezza, questo è mancato”.
Leonardo Mancini
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