
Tratto da Urlo n.233 aprile 2025
TOR MARANCIA – La prima cosa che si vede percorrendo via Ippolito Caffi è la nuova recinzione che corre lungo il perimetro esterno della zona Afa1 della tenuta di Tor Marancia. Proseguendo per via Francesco Belloni ci si trova davanti l’area giochi, la gradonata e la piazzola che rientrano nel progetto di riqualificazione avviato a ottobre 2023. I lavori sono terminati lo scorso inverno, ma la cancellata del parco resta chiusa: ad aver bloccato l’iter, sembrerebbe, una questione di ordine burocratico. “Dopo i vari collaudi che si sono susseguiti nel tempo, si è avviata la procedura di presa in possesso da parte del Comune delle varie particelle private che compongono il parco di Tor Marancia”, ha spiegato l’assessore all’Ambiente del Municipio VIII, Claudio Mannarino. Il riferimento è all’annosa questione delle compensazioni: la consegna di altre aree edificabili ai proprietari delle porzioni di terreno che compongono la tenuta.
MODIFICHE AL PROGETTO ORIGINARIO
A cantieri conclusi, è possibile fare il punto sulle rilevanti modifiche apportate nel corso del tempo al progetto originario. Prima fra tutte, la sostituzione del cemento con la terra stabilizzata per la realizzazione della piazzola e dei viali interni. Il cambio di rotta è merito delle mobilitazioni dei residenti, che la scorsa primavera si sono riuniti nel Comitato Tor Marancia Naturale, a seguito dell’abbattimento – a parer loro indiscriminato – della fascia verde nella zona perimetrale della tenuta, parte del parco regionale dell’Appia Antica. Il duplice obiettivo del Comitato era di far chiarezza sulle procedure che hanno portato all’abbattimento degli alberi e chiedere maggiori garanzie per la futura tutela del verde. In questa prospettiva va anche la seconda modifica apportata al progetto originario: “Abbiamo aumentato il numero di alberi da ripiantumare, in sostituzione di quelli abbattuti due inverni fa”, ha spiegato lo stesso Mannarino. “Abbiamo acquistato alberature di quindici, venti centimetri di diametro, cioè già adulte”. Meno toccata dagli abbattimenti la zona interna – “che è rimasta più naturale” nelle parole di Mannarino – dotata di pergole e viali pedonali, completamente accessibili anche ai portatori di handicap. Nell’area davanti piazza Lante, invece, sono apparse delle aree picnic, giochi per bambini, oltre alla già ricordata recinzione che consentirà la chiusura del parco nelle ore notturne.
LA CABINA ACEA
Resta caldo l’argomento della cabina primaria Acea, situata tra la tenuta di Tor Marancia e via Filippo Zaniberti, che non è stata toccata dagli interventi. “Le sue emissioni, tra onde elettromagnetiche e inquinamento acustico, costituiscono un pericolo oggettivo per la salute della popolazione risiedente – sono le parole della consigliera di FI, Caterina Benetti – Chiediamo che la centrale elettrica venga messa urgentemente in sicurezza”. Forte anche il grido di allarme dei cittadini: “Sono anni che ci si batte sulla questione, l’impianto è stato visionato da molti sindaci, ma non se n’è mai venuto a capo”, sintetizza Franco Baroni, presidente del Comitato dei Residenti Ardeatino-Tor Marancia. “Così come non si riesce a capire cosa blocca l’apertura del parco – prosegue – la pazienza dei residenti è al limite”. Nel 2011 aveva fatto capolino la prima soluzione: l’interramento della cabina. Nel 2014 già si parlava di incapsulamento. Al momento, però, entrambe le ipotesi sembrano accantonate, a seguito di accertamenti condotti dall’Arpa che dichiarano la cabina in linea con le prescrizioni vigenti (dpcm 8 luglio 2008), come riportato nel 2017 dalla stessa Acea in risposta a una nota dei rappresentati municipali di Forza Italia. “La struttura non risulta pericolosa, ma ci rendiamo conto che esiste un problema anche di ordine estetico – ha chiosato l’assessore Mannarino – Per questo motivo, durante la riqualificazione dell’Afa1, abbiamo deciso di piantare una fila di cipressi lungo il perimetro della cabina che confina col parco”.
Anna Di Cesare